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Covid-19: per uno studio della Regione l’epidemia potrebbe essere partita da Arese

01 maggio 2020 – La notizia è esplosa all’improvviso. Sarebbe Arese la città che per prima, insieme a Cornegliano Laudense (nel lodigiano), avrebbe dato il via al contagio italiano da Coronavirus. Lo riporta un articolo comparso oggi sul Corriere della Sera, che cita una “mappa elaborata dalla task force di Regione Lombardia per ricostruire la diffusione del Covid-19”. In sostanza, ben prima che emergesse il caso del “paziente 1” di Codogno, la malattia sarebbe già stata presente in buona parte della Lombardia. Prendendo il via dalla nostra città e dal paesino vicino a Lodi il 15 gennaio: più di un mese prima che venisse ufficialmente identificato il primo caso italiano, il 21 febbraio scorso.

Da un punto di vista pratico questa scoperta con ha conseguenze, anche perché fortunatamente Arese non si è trasformata in un focolaio come avvenuto a Codogno o nella bergamasca. Nello studio che cerca di ricostruire l’andamento del contagio, però, questa informazione è importante e sarebbe interessante saperne di più.

Il sindaco ha immediatamente reagito alle notizie di stampa inviando una lettera urgente al presidente di Regione Lombardia e all’assessore al Welfare. Ecco cosa ha scritto Michela Palestra:

Egregio Presidente Fontana, Egregio Assessore Gallera,

apprendo in data odierna da un articolo apparso sul Corriere della Sera che uno studio condotto da Regione Lombardia indica Arese come uno dei due Comuni da cui sarebbe partito il contagio da Covid-19. Non avendo avuto alcuna interlocuzione in merito, né formale, né informale, ed essendo quindi all’oscuro di un possibile coinvolgimento del Comune di Arese, sono a chiedere con urgenza:

  1. Conferma della notizia riportata dall’articolo che individua la Città di Arese come uno dei due Comuni dove il virus Sars-CoV-2 compare per la prima volta. Dall’articolo: “L’epidemia «oscura» diventa visibile. Rappresentata a colori. Il coronavirus prima del «Paziente 1». Arese e Cornegliano Laudense. Questi due Comuni, in provincia di Milano e Lodi, sono i primi che appaiono nella mappa elaborata dalla task force di Regione Lombardia per ricostruire la diffusione del Covid-19”. Se non fosse confermata la notizia, chiedo venga fatta richiesta al quotidiano di formale rettifica.
  2. Che mi venga fornita tutta la documentazione sanitaria che ha portato a tali conclusioni con la massima urgenza.
  3. Che il Comune di Arese venga immediatamente inserito nell’elenco dei Comuni che vedranno la cittadinanza sottoposta a indagine epidemiologica approfondita con test sierologici e tamponi.

Se dovesse trovare riscontro quanto riportato dal Corriere della Sera, sono a chiedere spiegazioni del mancato coinvolgimento e le motivazioni che hanno determinato la mancata comunicazione all’Ente che rappresento di un fatto sanitario di tale rilevanza, visto che il Sindaco rappresenta la massima autorità sanitaria locale.

In virtù del ruolo assegnatomi per legge chiedo, con forza, di essere informata d’ora in avanti e coinvolta costantemente in qualsiasi indagine sanitaria svolta da Regione Lombardia, da ATS o da soggetti coinvolti dagli stessi, che riguardi il Comune di Arese.

Cordiali saluti.

Michela Palestra, Sindaca di Arese

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