Home Cronaca

Iardino: “Esposto da inquilini non del Comitato”

05 febbraio 2016 – La prima reazione alla notizia dell’esposto presentato da alcuni inquilini del civico 4/b delle case Aler di via Monviso (leggi qui) arriva da Rosaria Iardino (a destra nella foto, con Michela Palestra), delegata del sindaco Michela Palestra alle questioni relative alle case popolari aresine. Ed è una reazione piuttosto dura, con la quale Iardino sostanzialmente puntualizza che chi ha presentato l’esposto è estraneo al Comitato abitanti case popolari di Arese, e che “la maggioranza e la nuova presidenza del Comitato si dissociano da quel documento e sono per agire uniti e concretamente a favore dei quartieri popolari”.

“Sono estranei – dice Iardino – al Comitato abitanti case popolari di Arese gli inquilini che hanno di recente presentato un esposto ai carabinieri e nel quale denunciano carenze strutturali nelle abitazioni dei quartieri Aler. Nell’esposto si parla di degrado strutturale, citofoni che non funzionano e pericoli vari, che certamente nessuno di noi vuole misconoscere. Però ci si deve occupare concretamente dei problemi che riguardano gli aresini più bisognosi, non perdersi in azioni sterili che non affrontano in concreto la complessità del momento. Bisogna proseguire uniti, perché solo lavorando insieme potremo ottenere risultati davvero soddisfacenti”.

Rosaria Iardino ricorda che a capo del Comitato inquilini case popolari di Arese, da qualche settimana, c’è una nuova presidente, individuata dalla maggioranza nella persona di Melina Buonincontro, e sottolinea come non debba essere il Comune di Arese l’obiettivo principale delle critiche: “Non è – sostiene Iardino – verso il Comune, citato nell’esposto, che dobbiamo prendercela, ma è in capo a Regione Lombardia la responsabilità di come stiano andando le cose nei quartieri popolari gestiti da Aler. Dobbiamo essere estremamente concreti e individuare i veri obiettivi delle nostre lamentele. Detto questo anche Aler è fatta di professionisti e operatori che lavorano al meglio, secondo le direttive e le risorse che ricevono. Sono i vertici politici regionali che andrebbero spronati a fare meglio e di più”.

© riproduzione riservata

Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese