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Internet ultraveloce, al momento poche possibilità per il 30 per cento delle abitazioni

13 aprile 2021 – Sono poche le speranze che, almeno nel breve periodo, la banda ultralarga FTTH raggiunga tutte le case di Arese. A rimanere escluse da questa tecnologia sarebbero al momento circa il 30 per cento delle abitazioni aresine, che non rientrerebbero nel piano gestito da Open Fiber. Il progetto era nato in ottemperanza al “Piano strategico nazionale” per lo sviluppo della banda ultralarga in Italia”, approvato nel marzo 2015 dal consiglio dei ministri, con Open Fiber che aveva manifestato un interesse a realizzare una rete di telecomunicazioni a banda ultralarga in fibra ottica sul nostro territorio comunale, assicurandone al contempo la relativa gestione e manutenzione. L’investimento della società, in quello che non si configurava come un appalto, ma semplicemente come una concessione, non in esclusiva, di uso delle infrastrutture comunali per la realizzazione di un servizio di interesse pubblico, fornito da operatori privati, è stato a oggi pari a circa 2,5 milioni di euro, con i quali Open Fiber è in grado di raggiungere e offrire i suoi servizi a circa 6.500 unità immobiliari. Il progetto, secondo quanto dichiara la società è stato chiuso “coprendo circa il 70 per cento della città, rispettando gli obiettivi proposti in sede di stipula della convenzione con l’amministrazione comunale”.

Una quota che il Comune non ritiene però più sufficiente a soddisfare le esigenze aresine, in quanto “consapevole dell’importanza strategica di una rete internet ad alta capacità accessibile a tutti, oggi resa ancor più evidente dalle esigenze legate al lavoro e alla didattica a distanza imposte dalle norme per il contenimento del Covid 19”. E se Open Fiber al momento non sembra propensa ad aumentare il suo investimento nel cablaggio FTTH di Arese, l’amministrazione non esclude che per avviare quella che definisce come “fase due” possa fare ricorso anche ad altri soggetti eventualmente interessati. “Con l’avvento della pandemia – spiega il sindaco, Michela Palestra – si è fatta ancor più pressante l’esigenza di estendere la banda larga a tutta la città, non solo al 70 per cento delle unità immobiliari inizialmente previste. L’amministrazione pertanto ha sollecitato più volte Open Fiber a estendere il piano di copertura FTTH alle zone ancora non raggiunte, sollecitando l’avvio della ‘fase due’. Purtroppo, nonostante le molte insistenze dell’amministrazione, secondo Open Fiber la distribuzione territoriale delle altre aree della città richiederebbe un ulteriore importante investimento al momento non programmato e non compatibile con le previsioni del piano di sviluppo 2021. La società si è comunque dichiarata disponibile, qualora ravvisasse soluzioni tecniche efficaci e, nel contempo, la risposta commerciale in termini di attivazioni delle utenze di Arese fosse particolarmente positiva, a valutare l’estensione della copertura. Comprendiamo il disagio e la delusione dei cittadini rimasti ancora privi della copertura FTTH, ma quanto è stato fatto finora è solo una prima parte. L’amministrazione farà il possibile per poter consentire la copertura dell’intero territorio comunale, cercando di cogliere ogni occasione utile per raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile, assicurando la massima collaborazione per agevolare l’avvio della ‘fase due’ e non escludendo anche di valutare eventuali manifestazioni di interesse da parte di altri operatori che volessero completare l’estensione della rete FTTH”.

Una posizione confermata dalla stessa Open Fiber, che subordina però eventuali sviluppi futuri alla risposta commerciale degli aresini: “Arese – commenta Open Fiber – rientra tra le cosiddette aree ‘a successo di mercato’, per cui la realizzazione della rete in fibra ottica è a opera esclusiva di Open Fiber con investimento privato, senza alcun coinvolgimento di società statali e senza alcun esborso per le casse comunali. La distribuzione territoriale delle altre aree della città richiederebbe un ulteriore importante investimento della società, al momento però non programmato e non compatibile con le previsioni del piano di sviluppo 2021. Open Fiber, qualora ravvisasse soluzioni tecniche efficaci e, nel contempo, la risposta commerciale in termini di attivazioni delle utenze di Arese fosse particolarmente positiva, si riserva comunque di valutare l’estensione della copertura, da realizzare in ogni caso previo accordo con l’amministrazione comunale”.

Ma qual è il vantaggio della tecnologia proposta da Open Fiber e oggi già accessibile a circa il 70 per cento delle abitazioni? Fondamentalmente la velocità di trasmissione dati, oltre che in alcuni casi la qualità della stessa, che nel caso della tecnologia FTTH può raggiungere 1 Gigabit per secondo. Ad Arese era già presente da alcuni anni la cosiddetta Fibra to the Cabinet (FTTC), ovvero la fibra ottica fino agli armadi stradali. L’ultimo tratto di collegamento, dall’armadio stradale fino alle abitazioni con questo tipo di tecnologia resta però il classico cavo in rame, con una conseguente diminuzioni delle prestazioni del collegamento in funzione della distanza tra l’abitazione e l’armadio stradale e delle condizioni di manutenzione del cavo in rame. Le velocità raggiunte dalla FTTC dipendono oltre che dai fattori citati anche dal contratto con il proprio fornitore, e per un contratto e una linea tipo sono mediamente un decimo rispetto alla velocità massima offerta dalla tecnologia FTTH (ma anche molto meno, in funzione appunto della qualità dei cavi telefonici e della distanza tra cabina e abitazione). Quello che fa la tecnologia FTTH adottata da Open Fiber è invece il portare la fibra fino all’utilizzatore finale, consentendo prestazioni molto migliori in termini di velocità nella trasmissione dei dati, bypassando dunque completamente il vecchio cavo telefonico.

Dal punto di vista “storico”, l’amministrazione già dal 2013 aveva iniziato a estendere la propria rete di tubazioni predisposte per la posa della fibra ottica, sopratutto con l’intervento eseguito sugli assi viari principali di viale Sempione, Resegone, Nuvolari, Varzi e ogni volta che è stato realizzato un intervento importante sulle strade comunali. Ciò ha consentito di poter offrire agli operatori interessati a sviluppare la rete FTTH importanti tratti di infrastrutture già esistenti, circostanza che in parte ha bilanciato la complessità di cablare un Comune caratterizzato da un’edilizia estensiva, con elevato numero di unità immobiliari unifamiliari e a schiera, che rispetto a condomini con sviluppo verticale rendono meno conveniente e più oneroso per gli operatori il cablaggio in fibra. A luglio 2019 il Comune di Arese aveva poi sottoscritto con Open Fiber, non in via esclusiva ma in quanto primo operatore ad avere presentato un interesse in tal senso, una convenzione per la realizzazione di infrastrutture e reti dati ad alta velocità sul territorio comunale, mettendo a disposizione le infrastrutture esistenti di proprietà comunale e agevolando la realizzazione in proprio di infrastrutture per la posa di una rete di comunicazioni elettroniche. A seguito della sottoscrizione della convenzione, Open Fiber aveva presentato un progetto per la realizzazione della rete FTTH con l’obiettivo, in una prima fase, della copertura di circa il 70 per cento delle unità immobiliari della città (individuate secondo un piano elaborato autonomamente da Open Fiber, in base a proprie valutazioni commerciali), per un investimento previsto di circa 2.5 milioni di euro per collegare quasi 6.500 unità immobiliari, da finanziare interamente con investimento privato, senza alcun coinvolgimento di società statali e senza alcun esborso per le casse comunali. Un progetto che come si diceva non si configura come un appalto, ma come la concessione in uso delle infrastrutture comunali per la realizzazione di un servizio di interesse pubblico, benché fornito da operatori privati. Open Fiber non ha dunque alcun tipo di vincolo “contrattuale” con il nostro Comune, in quanto ha semplicemente avuto una concessione per installare, usando esclusivamente risorse proprie e senza alcun intervento pubblico, le sue infrastrutture. Concessione che l’amministrazione aveva a suo tempo concesso, in quanto il risultato delle opere realizzate da Open Fiber aveva comunque interesse pubblico. Per chi fosse interessato a verificare la copertura FTTH della propria abitazione è possibile consultare una tabella che riporta l’elenco delle vie e delle unità immobiliari già raggiunte da Open Fiber (vedi qui).

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