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Nasce JobArese, fondo di solidarietà cttadino

16 settembre 2015 – Rete e solidarietà. Con questi due concetti in mente, il Comune di Arese si è fatto ideatore e promotore, insieme ad altre organizzazioni presenti sul territorio, di JobArese, un fondo di solidarietà cittadino che nasce per offrire supporto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà. Alimentato con un deposito iniziale di 21mila euro, il fondo permetterà di dare vita alla prima iniziativa a favore dei disoccupati: entro novembre, attraverso un bando, verranno selezionate 12 persone di età superiore ai 40 anni che hanno perso il lavoro negli ultimi 24 mesi a cui verrà offerta l’opportunità di partecipare a un percorso, prima di gruppo e poi individuale, teso a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro. Alla costituzione del fondo hanno contribuito la Caritas di Arese e l’associazione San Vincenzo de Paoli, che hanno messo a disposizione novemila euro provenienti dal fondo “Le famiglie aiutano le famiglie“. Altri dodicimila sono stati invece versati dal Comune attingendo a quanto ricavato dal 5 per mille della dichiarazione dei redditi 2015 (versati dai cittadini di Arese a sostegno delle attività sociali).

Il fondo di solidarietà JobArese è pensato come strumento permanente, attraverso il quale coinvolgere la popolazione aresina e le organizzazioni locali. Sarà infatti possibile devolvere piccole o grandi somme che potranno essere utilizzate per estendere il numero dei beneficiari del programma di sostegno al reinserimento al mondo del lavoro o per nuove iniziative. Quanto al programma, le 12 persone che verranno individuate attraverso il bando saranno coinvolte in attività di orientamento, riqualificazione e formazione che si concluderà con un tirocinio di tre mesi presso le aziende locali. I 12 partecipanti si vedranno riconosciuto un piccolo rimborso mensile di 400 euro a carico del fondo JobArese. Nessun costo, quindi, per le aziende che aderiranno. Nelle prossime settimane il Comune comincerà a prendere contatti con le imprese interessate.

Ci troviamo in un contesto difficile che dura da tempo“, ha dichiarato Michela Palestra, sindaco di Arese, presentando l’iniziativa. “Noi abbiamo difficoltà a raggiungere quegli strati di popolazione che hanno bisogno, perché gli spazi di manovra sono molto limitati. La necessità di intervenire in modo fattibile è però un dovere dell’amministrazione. Abbiamo quindi riflettuto su come dare risposta a queste esigenze e abbiamo creato una collaborazione rinforzata avvalendoci di un’opportunità molto forte dataci da #oltreiperimetri, una realtà che coinvolge più comuni.

#oltreiperimetri è un progetto finanziato da Fondazione Cariplo che riguarda nove comuni del nord-ovest milanese guidato da Sercop di Rho. Sotto la guida dell’organizzazione rhodense, il consorzio Cooperho e la cooperativa A&I seguiranno le fasi operative del progetto di reinserimento finanziato da JobArese. Progetti simili sono già stati realizzati a Rho e Pero con buoni risultati. L’elevato numero di organizzazioni coinvolte riflette in pieno l’obiettivo dell’amministrazione comunale di creare un’ampia rete di solidarietà, che nelle intenzioni verrà arricchita con il contributo di cittadini e aziende aresine.

Questo è un progetto su cui lavoriamo da tempo e che abbiamo molto a cuore,” afferma Barbara Scifo, assessore responsabile delle politiche sociali, delle politiche giovanili e di associazioni e terzo settore. “Siamo molto contenti di poterlo presentare in occasione della festa delle associazioni (che si terrà domenica 20 settembre, leggi qui, ndr), che ricorda lo spirito di volontarietà e sussidiarietà che caratterizza la nostra città. Vorremmo creare un sistema di solidarietà diffuso, con risposte condivise e una partecipazione anche progettuale, che possa essere ulteriormente esteso alla cittadinanza. Non solo attraverso contributi economici, ma anche attraverso semplici segnalazioni, magari sotto forma di disponibilità di posti di lavoro per tirocinanti, piuttosto che imprenditori sensibili al problema. Il cittadino può quindi diventare informatore e intermediario.

Le parole chiave sono rete e solidarietà, indispensabili per superare un periodo di crisi lungo e acuto,” ha concluso Giuseppe Augurusa, assessore responsabile delle politiche del lavoro, e dello sviluppo e attività d’impresa. “Questo vuole essere un tentativo per capire cosa gli enti locali possono concretamente fare. Abbiamo deciso di limitare il progetto a chi ha più di 40 anni perché purtroppo abbiamo limiti di disponibilità economica. Gli ‘over 40’ sono un caso di studio della fragilità, essendo persone che sono troppo vecchie per reinserirsi nel mondo del lavoro e troppo giovani per accedere alla pensione. Questa fascia di età determina anche una difficoltà maggiore non solo a livello personale, ma anche a livello familiare. Intercettare questa fascia è secondo noi importante e prioritario, anche se non esaustivo.

Soddisfazione per questo progetto è stata espressa anche da Sergio Taccani, responsabile della Caritas di Arese e presente anche in rappresentanza dell’associazione San Vincenzo de Paoli. “La collaborazione tra pubblico e terzo settore mi sembra un elemento molto positivo,” ha detto. “Di solito queste due entità agiscono su percorsi paralleli che si incontrano raramente e casualmente. In questo caso c’è invece una grande collaborazione.”

Chi desidera contribuire con un’offerta economica può farlo a partire dal 20 settembre tramite bonifico bancario su un apposito conto presso la Banca di credito cooperativo di Sesto San Giovanni, intestato alla Fondazione comunitaria Nord Milano. L’Iban da utilizzare, specificando la causale “Fondo JobArese”, è: IT53S0886520700000000023565. I fondi così raccolti saranno quindi utilizzati per le iniziative sul territorio, detratte le inevitabili spese.

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