30 maggio 2014 – Passaparola, proseguendo nella battaglia contro la nuova viabilità aresina, questa volta sposta la sua attenzione sui nuovi parcheggi a sevizio Expo previsti nella nostra area. Parcheggi la cui capienza il commissario Expo, provocando la reazione dei sindaci di Arese e Lainate, ha deciso di aumentare da 4.300 a oltre 10 mila posti (leggi qui). In tutto questo si è poi inserito il Comune di Garbagnate che, a fronte delle perplessità manifestate da Arese e Lainate, si sarebbe a sua volta detto disponibile a realizzare sul proprio territorio i parcheggi (leggi qui). Ed è qui che si innesta la presa di posizione di Passaparola, che sostiene che il Comune di Garbagnate, in cambio della sua disponibilità a realizzare i parcheggi, ha ottenuto da Expo la realizzazione di una serie di strade finalizzate a mantenere comunque il prevedibile traffico generato dai visitatori di Expo al di fuori della città.
“Il comune di Garbagnate – sostiene Passaparola – sul quale si trova una parte del parcheggi, in cambio di questo intervento ottiene la realizzazione dell’ultimo tratto della cosiddetta tangenzialina di Garbagnate. Ossia una strada in grado di deviare il traffico dalla Varesina, all’altezza del Bricoman, e quindi dal centro abitato del Comune, per portarlo a ridosso dell’area dove sorgerà il centro commerciale. Di riflesso le auto dei pendolari di tutto il quadrante nord di Milano che ogni mattina si dirigono verso Milano percorrendo la ex Statale Varesina, all’altezza del Bricoman troveranno un’alternativa: o proseguire tra tanti semafori collocati sul tratto urbano della Varesina o percorrere una rapida strada esterna al centro abitato. Garbagnate potrà disincentivare l’attraversamento del centro abitato tramite l’intervento sui tempi di percorrenza della Varesina nel tratto urbano agendo anche sui semafori presenti e collocati da anni dalla sua amministrazione comunale. Ovviamente, una volta che le auto arriveranno nella zona del nuovo centro commerciale, ossia sopra Arese, i pendolari diretti a metropolitana avranno due alternative: ritornare verso la Varesina, con l’imbuto della rotonda dell’Esselunga, o percorrere la fluidificata Arese, senza semafori, con tutte rotonde e doppia corsia in direzione Mazzo e quindi Mm e passante Ferroviario”.
Passaparola si chiede quindi cosa abbia chiesto il Comune di Arese in cambio dei parcheggi e torna a ribadire il suo giudizio negativo sulle scelte viabilistiche del nostro Comune: “A dire il vero – sostiene il gruppo – non sappiamo cosa possa avere chiesto Arese, visto che sul sito del Comune non esiste alcuna informazione in merito al parcheggio Expo. “Forse sarebbe il caso che anche la nostra amministrazione cominciasse a chiedere la realizzazione di percorsi esterni seri, evitando di utilizzare i soldi previsti per la viabilità nella Fase II dell’Adp per fluidificare le nostre strade e assorbire con le stesse il traffico di attraversamento, come indicato nel progetto che viene portato avanti dal sindaco Palestra. Del resto, ormai è una certezza, tutti i Comuni portano il traffico fuori dal centro abitato. Tutti tranne uno: il Comune di Arese. Una curiosità, in questi mesi abbiamo ribadito che le strade cittadine possono essere modificate riconsegnando verde e spazio a chi ad Arese ci vive e non alle auto o a un’inutile corsia preferenziale interrotta ovunque e non collegata a nessun’altra corsia presente al di fuori di Arese. Alcuni hanno sostenuto che le strade non possono essere ristrette in quanto questo provocherebbe un aumento della congestione del traffico. Come abbiamo però già avuto modo di ricordare la variante Varesina avrà una sola corsia per senso di marcia di dimensione di 3,50 metri, nessuno spartitraffico centrale e nessuna corsia preferenziale. Oggi aggiungiamo anche questo ulteriore dato: la tangenziale di Garbagnate avrà anch’essa una sola corsia per senso di marcia, nessuno spartitraffico e nessuna corsia preferenziale. Quindi non si comprende il motivo per cui ad Arese non si possono fare strade a una sola corsia per senso di marcia, recuperando spazio per reali piste ciclabili immerse nel verde dove passeggiare con le nostre famiglie seguendo il modello che noi chiamiamo l’Arese di viale dei Platani e Via Gran Paradiso”.
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