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Processo amianto Alfa, Comune parte civile

04 marzo 2014 – Il Comune di Arese ha deciso di costituirsi parte civile nei confronti delle sette persone imputate di omicidio colposo per la vicenda legata all’utilizzo dell’amianto negli ex stabilimenti dell’Alfa Romeo. La decisione fa seguito alla notifica del procedimento ricevuta dall’amministrazione comunale a inizio febbraio in qualità di “persona offesa”. Il procedimento penale, susseguente al rinvio a giudizio degli imputati richiesto dal Pubblico Ministero Maurizio Ascione, è fissato, in sede di udienza preliminare, per il prossimo 31 marzo al Palazzo di Giustizia di Milano. Il Comune di Arese ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento “In quanto – si legge nella delibera di giunta – persona offesa per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e per il danno di immagine derivante, tra l’altro, dalla stretta connessione tra l’Alfa Romeo e la realtà territoriale aresina, il cui sviluppo economico e demografico ha visto nella presenza degli stabilimenti Alfa Romeo il principale elemento propulsore”.

La vicenda processuale aveva preso il via nel maggio 2011, con l’apertura di un fascicolo contro ignoti, che ipotizzava i reati di omicidio plurimo colposo, lesioni colpose e omissione dolosa di cautele (leggi qui). Questa, invece, la ricostruzione fatta dalla nostra amministrazione nella delibera di giunta che stabilisce la costituzione a parte civile del Comune: “Considerata la particolare gravità del reato in questione (omicidio colposo) – si legge nel documento – i beni offesi (vita umana, salute pubblica, sicurezza sul luogo di lavoro nonché danno ambientale), il numero delle vittime (venti persone decedute) e le circostanze nelle quali il reato si sarebbe concretizzato (impiego di amianto negli stabilimenti Alfa Romeo, successivamente Alfa Lancia, storica azienda automobilistica sita nel territorio comunale); in particolare a danno dei lavoratori che sono successivamente deceduti, non sarebbero state adottate adeguate misure di protezione, prevenzione, formazione oltre che di monitoraggio sanitario degli stessi, al fine di prevenire, ridurre o eliminare i rischi connessi alla presenza di amianto come materiale ausiliario in processi di fonderia, fucine, ed altri materiali utilizzati durante l’attività lavorativa degli stessi, nonché per la realizzazione di strutture portanti del centro direzionale e del centro tecnico dello stabilimento in questione”.

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