04 maggio 2012 – Articolo Publiredazionale – Il mondo dell’editoria e quello bancario hanno diversi aspetti in comune, almeno per quello che riguarda il loro rapporto con Internet e con le nuove tecnologie. In questi anni si è assistito, infatti, alla nascita di nuove realtà che hanno fatto della rete il loro strumento privilegiato e alle quali hanno forzatamente risposto le aziende “tradizionali”, visto che il il boom di Internet lo rendeva inevitabile. Raramente però l’offerta online degli operatori tradizionali riesce a essere all’altezza di chi nasce direttamente per la rete. Ne abbiamo parlato con un imprenditore che ha portato la sua attività ad Arese, Luciano Fustinoni, 70 anni e una vita spesa in primari istituti bancari lavorando in Italia, Stati Uniti, Spagna, e Olanda in posizioni di massima responsabilità. Fustinoni è un testimone d’eccellenza, sia per il suo curriculum sia perché si è recentemente convertito dal mondo bancario classico a quello online aprendo un Fineco Point in via Gramsci 22.
“Non è esattamente così – spiega Fustinoni – perché la mia vocazione online è nata molto prima, soprattutto da un’esperienza fatta col mio ultimo incarico in ABNAMRO, in Olanda. Li ho contribuito a realizzare la gestione informatizzata di tutte le pratiche dei mutui. Eravamo arrivati al punto che non si usava più carta. Era uno spettacolo vedere che sulle scrivanie non ce ne fosse un solo foglio e che tutto procedeva, dalla proposta fino alle firma dal notaio, per via elettronica”. Quando ABN ha acquistato Banca Antonveneta mi sono trasferito a Padova dove ho lavorato per l’implementazione dei sistemi informatici della casa madre ABN. Il rapporto con l’istituto bancario si interrompe nel 2008, quando Antonveneta viene acquista da Montepaschi che accantona gran parte dei progetti e inserisce suoi uomini nelle posizioni chiave. “Con l’ingresso di Montepaschi – racconta Fustinoni – il mio compito era terminato. Avevo però voglia di continuare a lavorare e, sinceramente, avevo anche ricevuto diverse proposte”. La scelta non cade però su un istituto classico ma su Fineco e Fustinoni spiega perché: “Io credo che per il mio settore di attività la banca online rappresenti non il futuro ma già il presente. Il fatto di avere a disposizione, a patto di avere un computer, la propria banca 24 ore su 24 e sulla punta delle dita, che sia per fare trading o per operare con il proprio conto, è impareggiabile. Lo confesso, era ormai da anni che pur lavorando presso altri istituti avevo un conto con Fineco con il quale gestivo i miei investimenti e la finanza personale. Questa più che positiva esperienza diretta e il fatto che Fineco rappresenta il top in termini di offerta di servizi e piattaforma online mi ha fatto scegliere loro”.
Fustinoni ne fa anche una questione di credibilità personale: “Dopo tanti anni spesi nel mondo bancario, non volevo rischiare di compromettere la mia immagine con scelte che non fossero ottimali e Fineco rappresentava la migliore garanzia in questo senso. Per spiegarlo basta qualche numero: oggi Fineco ha 600.000 clienti attivi in Italia, il 91% dei quali, da un sondaggio indipendente condotto da Nielsen, si è dichiarato soddisfatto della banca. E anche a livello europeo Fineco rappresenta una degli esempi di eccellenza italiana, visto che è stata riconosciuta come migliore piattaforma online ed è la banca che nel continente realizza il maggior numero di transazioni, da quelle bancarie al trading online. Senza dimenticare la garanzia di appartenere al gruppo Unicredit”. Tutto semplice dunque? Noi come editori esclusivamente online, per esempio, ogni tanto troviamo qualche cliente che ci chiede una presenza più “fisica”. “Nel caso dei servizi bancari, e in particolare di Fineco – analizza Fustinoni – questo è un falso problema. Innanzitutto il cliente ha la possibilità di accedere al suo conto senza limitazioni di tempo o di luogo, sia per fare trading online che operazioni bancarie come i bonifici, i pagamenti, la verifica del proprio conto e tutte le attività per le quali dovrebbe necessariamente trovare il tempo per recarsi allo sportello. Per quanto riguarda poi le uniche due attività per le quali è necessaria una presenza fisica, e cioè il deposito di assegni e di contanti, il cliente ha libero e soprattutto gratuito accesso agli sportelli automatici o a quelli bancari di Unicredit. Gli assegni poi, li può anche versare direttamente da noi in via Gramsci”.
L’apertura di un Fineco Point ad Arese è infatti la carta supplementare che si gioca Fustinoni: “Al di la del portarci un assegno, intorno al mio ufficio ruotano cinque promotori finanziari che sono a disposizione di quei clienti che non volessero gestire direttamente il proprio patrimonio e per i quali noi mettiamo a disposizione la nostra professionalità per aiutarli a fare le scelte migliori”. Uno dei punti di forza dell’online è la sua economicità di gestione, e questo vantaggio lo si riscontra anche nel settore bancario: “Fineco offre realmente un conto a costo zero. Bancomat e carta di credito costano zero, i prelievi bancomat in Italia zero, tutte le classiche operazioni bancarie come pagamenti, Rid, bonifici, F24 ed estratti conto zero. E il tutto accessibile 24 ore su 24 e, nel caso degli investimenti, con la garanzia di avere un consulente personale a disposizione, eventualmente anche il sabato. Il risparmio, anche se spesso la gente non riflette su quanto spende all’anno per il solo fatto di avere un conto corrente con il quale fa le classiche poche operazioni, è notevole e si aggira intorno ai 300 euro”. In definitiva ha quindi ragione Fustinoni e il futuro online per alcune tipologie di attività è già adesso? Beh, noi con la nostra professione di editori senza carta non possiamo che augurarcelo!