Home Cronaca

Rapporti sempre tesi tra Comune e Plan

17 marzo 2014 – Non è servito a rasserenare il clima l’incontro di venerdì scorso in auditorium tra l’amministrazione comunale da una parte, presente con il sindaco Michela palestra e il vicesindaco Enrico Ioli, e i condomini del Plan dall’altra. La serata è stata, infatti, molto tesa, con le parti che sono rimaste sulle rispettive posizioni. A illustrare quelle di parte del Plan è stato Antonio Scarabelli, che ha letto un documento sottoscritto da una cinquantina di condomini e, a giudicare dalle reazioni dell’auditorium, condiviso anche da una parte significativa dei presenti. In sostanza nel testo vengono elencate sei condizioni definite inaccettabili dagli abitanti del villaggio e vengono ribadite le due soluzioni alternative che il Plan chiede in luogo di quanto previsto oggi dal piano viabilità (qui il video dell’intervento ripreso e montato da Passaparola).

Le prime tre questioni che vengono giudicate inaccettabili riguardano la presenza di uno spartitraffico lungo l’asse, che non permetterà alle auto la svolta a sinistra: “Non accetteremo – ha letto Scarabelli – lo smembramento del Plan. Non accetteremo lunghi e inutili girotondi per rientrare a casa o per accedere a parti e servizi comuni. Non accetteremo di avere un artificioso aumento del traffico indotto da divieti di svolta a sinistra, dei quali mai nessuno ha sentito la necessità”. Nel corso della serata l’amministrazione ha però confermato la presenza dello spartitraffico, alto una quindicina di centimetri e largo una cinquantina, che sarà interrotto in prossimità degli ingressi del Plan da isole per gli attraversamenti ciclopedonali.

Le altre tre possibili conseguenze giudicate inaccettabili dai sottoscrittori del documento sono più generali e riguardano l’incremento del traffico che potrebbe derivare dalle soluzioni proposte dal Comune, e il conseguente deprezzamento delle unità immobiliari: “Non accetteremo mai – ha proseguito nella lettura Scarabelli – di avere sotto casa tutto il traffico leggero e pesante sia di attraversamento che diretto al centro commerciale, o portato in Arese dai comuni limitrofi con nuove strade con il conseguente inquinamento atmosferico e acustico, solo perché non si è voluto deviare il traffico fuori dal centro abitato. Non accetteremo mai di vivere a ridosso di una strada a quattro corsie dopo avere scelto e pagato una soluzione residenziale di pregio. Non accetteremo mai che i nostri risparmi e il valore delle nostre case vengano affossati da un progetto che viene a snaturare l’aspetto residenziale di un’intera area di Arese”. Le richieste dei sottoscrittori del documento sono che venga realizzata una soluzione viabilistica esterna ad Arese, che via Gran Paradiso, viale Sempione e via Nuvolari siano a una sola corsia per senso di marcia, che venga mantenuta la possibilità di svoltare a sinistra e che lo spazio risparmiato venga adibito a verde pubblico e a piste ciclopedonali.

Soluzioni che però non è stato possibile analizzare e discutere, perché la serata è degenerata, rendendo di fatto impossibile il confronto tra le parti. Tanto che l’amministrazione ha pubblicato sabato sulla propria pagina Facebook questo comunicato: “Il 14 marzo si è tenuta la riunione richiesta dai condòmini del Plan finalizzata ad approfondire il progetto della nuova viabilità. Purtroppo però il comportamento di alcuni dei presenti ha reso inutile l’occasione di confronto. È evidente infatti come per essi lo scopo della serata non fosse dialogare con l’Amministrazione per approfondire la conoscenza del progetto e confrontarsi sulle problematiche e criticità emerse in questi mesi, ma solo l’occasione per fomentare il dissenso verso il progetto, senza lasciare agli altri e all’Amministrazione la possibilità di entrare nel merito dello stesso. Ed è stato anche impossibile illustrare le istanze già accolte dall’Amministrazione nel processo di ascolto e dialogo che è stato portato avanti tramite gli incontri effettuati con i cittadini. Non si è potuto nemmeno dare seguito a quei cittadini che hanno espresso contenuti e valutazioni che invece avrebbero meritato un riscontro. Un’occasione persa quindi per quanti avrebbero voluto confrontarsi civilmente. Stamane l’Amministrazione ha ricevuto messaggi di solidarietà e di costernazione per come si è svolto l’incontro e ha incontrato alcuni dei cittadini presenti che hanno chiesto a fine serata di vedere il progetto, cosa che non era stato possibile fare. L’Amministrazione rimane a disposizione di chi chiederà un incontro per approfondire il progetto”. Una ricostruzione che, però, viene contestata da alcuni dei presenti in auditorium sulla stessa pagina Facebook del Comune, dove oltre a respingere le accuse riportate nel comunicato, sostengono che a manifestare contrarietà all’approccio tenuto dall’amministrazione non siano stati alcuni dei presenti ma la maggioranza dell’auditorium.

Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese