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Rinnovato accordo tra suore e Casa di riposo

04 dicembre 2013 – L’amministrazione comunale ha reso noto che è stata firmata la nuova convenzione tra la Congregazione delle Suore di Carità del Principe di Palagonia che operano all’interno della casa di riposo e l’Azienda Speciale Gallazzi Vismara. L’argomento come probabilmente si ricorderà era stato oggetto di interrogazioni in consiglio comunale sia da parte di Arese al Centro, che sollecitava la firma dell’accordo, che del Movimento 5 Stelle, che chiedeva chiarimenti sulla sua gestione economica. La nuova convenzione, che avrà durata biennale, ha per oggetto le attività spirituali e di volontariato delle suore, già prestate nell’arco del 2013 e per il prossimo 2014, con un corrispettivo reso a titolo di liberalità da parte del Comune e da erogare direttamente all’ordine di 20 mila euro, oltre vitto e alloggio. La congregazione, dal canto suo, garantirà la presenza di tre suore presso la casa di riposo, numero minimo per formare una comunità secondo il diritto canonico.

“La nuova convenzione – si legge nel comunicato del Comune – rappresenta quanto necessario e opportuno sottoscrivere per confermare un servizio di assistenza spirituale e di sostegno affettivo molto gradito, apprezzato e voluto dagli ospiti e dai loro parenti. Il risultato cercato, espresso in questo importante documento di programmazione, porta in equilibrio costi e attività svolte, registrando un risparmio della spesa pubblica del 56 per cento rispetto a quanto stabilito dall’ultima convenzione del 2010-2012”.

Sull’argomento interviene anche Barbara Scifo: “Come amministrazione – commenta l’assessore alle Politiche sociali – cogliamo l’occasione per ringraziare il nuovo consiglio di amministrazione per il rigore e l’impegno profuso nel ricercare la migliore soluzione e soprattutto per mostrare alle suore la propria riconoscenza perché, in attesa del perfezionamento dell’accordo, hanno proseguito a prestare la loro attività con il massimo spirito caritatevole e di servizio, garantendo la continuità delle relazioni con i nostri ospiti e rappresentando figure di riferimento costanti e certe, così importanti per gli anziani”.

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