14 maggio 2012 – Un grave episodio ha caratterizzato l’ultimo fine settimana prima del voto per il ballottaggio. Sabato sera, intorno alle 18, Francesco Augurusa, 72 anni e padre del candidato del centrosinistra Giuseppe Augurusa, è stato aggredito verbalmente e minacciato nei pressi della Conad mentre stava distribuendo volantini elettorali. Secondo quanto riporta un comunicato del centrosinistra, un gruppo di cinque o sei giovani “inneggianti” a Pietro Ravelli, ma non riconducibili allo staff elettorale del candidato sindaco di Aresefuturo, ha prima circondato e poi minacciato e insultato Francesco Augurusa, scagliando pesanti invettive contro il figlio. Alla scena hanno assistito diverse persone che hanno anche cercato di difendere la vittima dell’aggressione. Più tardi, dopo essere rientrato a casa autonomamente, Francesco Augurusa ha accusato in serata un malore per il quale è stato necessario il ricovero immediato all’Ospedale Sacco tramite autoambulanza. La diagnosi dei medici è stata quella di un malore causato da un grave stato di stress post-traumatico. Dopo avere passato la notte in ospedale, Francesco Augurusa è stato dimesso nella giornata di domanica.
Questo il commento fatto ieri Giuseppe Augurusa: “Sono convinto che il Dott. Ravelli – a cui sia io che mio padre dobbiamo molto per il nostro stato di salute – non abbia alcuna responsabilità personale e per questo mi aspetto una netta presa di distanza da questi esagitati che si dichiaravano suoi sostenitori. Sull’accaduto e sulla sua estrema gravità ho già parlato con il mio avversario nel corso di una telefonata, questa mattina. Sarà mio padre a decidere se procedere con una denuncia o meno nei confronti delle persone già individuate supportato dai tanti testimoni presenti, io mi interrogo invece sul clima di questa campagna che, improvvisamente, sembra aver cambiato segno rispetto al fair play del primo turno. Occorre isolare le frange estremiste che intendono la politica come un campo di battaglia e non di confronto sulle idee e i contenuti. Mi domando se la nostra comunità che ha voglia di uscire da questi anni difficili possa accettare un clima come questo, se il campionario di sciocchezze e pregiudizi che mi vengono attribuiti in questi giorni e del quale ovviamente non mi stupisco, siano davvero ciò che serve per ricostruire il nostro patto di convivenza civile. Ho chiesto a mio padre di fermarsi qui, la salute è un valore assoluto, vale anche più di un figlio Sindaco: lo conosco e sono certo che non lo farà. Ringrazio infine le numerose testimonianze di solidarietà che stanno arrivando in queste ore, da parte di amici e di avversari politici”.
Sempre ieri, Pietro Ravelli ha pubblicato questo intervento su Facebook: “Oggi sono stato informato da Giuseppe Augurusa dell’aggressione subita ieri da suo padre riportata in queste ore anche su Facebook; come già espresso a Giuseppe, ribadisco la nostra assoluta estraneità alla vicenda e la solidarietà per il padre, invitandolo a denunciare il fatto e i colpevoli; ogni violenza va condannata; un nostro candidato mi segnala di avere visto il papà di Augurusa alle 20 fuori dal supermercato che volantinava per conto della sua lista, e di avere chiacchierato amabilmente con lui – non sappiamo quindi cosa sia successo di lì a dopo”.
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