27 marzo 2014 – Nel contesto del percorso avviato dall’amministrazione per la progettazione dei contenuti della nuova biblioteca, a partire dalle ore 16,00 di sabato 29 marzo fino a venerdì 18 aprile presso piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa sarà visitabile la mostra “Quello spazio chiamato biblioteca – Architetture urbane per la cultura e la socialità; esperienze di biblioteche italiane e straniere, che in questi ultimi anni sono state rappresentative di interventi e azioni di coesione sociale e di integrazione”. La mostra è curata da Alterstudio Partners, una società di architettura fondata a Milano nel 1996 che opera nel campo della progettazione a varie scale di intervento, approfondendo in special modo i temi inerenti gli edifici per la cultura, gli spazi pubblici e l’edilizia residenziale.
Così presenta la mostra e le sue finalità Giuseppe Augurusa: ”L’esposizione al pubblico – spiega l’assessore alla Cultura – di modelli concettuali che descrivono cosa sono divenuti oggi i luoghi di pubblica lettura, forse un po’ più distanti dall’idea che appartiene al nostro vissuto personale, integrati con le tante suggestioni giunte dai moltissimi che attraverso i social network e gli altri strumenti usati per acquisire pareri nel corso di questi tre mesi, ci consentirà di arricchire quel patrimonio di informazioni utili a definire un contenuto da consegnare a chi dovrà progettare il giusto contenitore”.
La mostra ha visto la luce nel marzo 2010, quando per i nove mesi consecutivi è stata ospitata prima al Palazzo delle Stelline e successivamente a rotazione in otto diverse biblioteche comunali di Milano, divenendo da quel momento punto di riferimento per quelle amministrazioni che vogliono intraprendere un percorso di consapevolezza sul ruolo e sul significato dell’investimento in una nuova biblioteca pubblica. Il suo tema è infatti di stretta attualità e concerne l’adattamento della biblioteca e la sua nuova vita nel 21esimo secolo. La biblioteca, da sempre luogo di conservazione e trasferimento della conoscenza, è oggi anche laboratorio multimediale. Inoltre, sempre più, si rafforza il suo ruolo di centro di aggregazione sociale e nuova “piazza urbana”.
Oggi le biblioteche sono al bivio, tra la possibilità di rilanciare il proprio ruolo e il rischio di scomparire, soppiantate da altri servizi “pubblici”, dalle finalità commerciali più o meno palesi. Per sopravvivere la biblioteca deve rinnovarsi: diventare un centro culturale integrato di servizi per la cultura, la formazione, l’informazione, la creatività, lo studio, il tempo libero, la socializzazione. Anche in Italia, come avviene all’estero, le biblioteche potrebbero diventare nuovi catalizzatori sociali: luoghi dove incontrarsi, prendere a prestito un libro o un dvd, approfondire i propri interessi e i propri hobby, leggere un giornale sorseggiando un caffè; ascoltare musica; navigare su Internet; fare una ricerca; studiare fino a tarda sera da soli o in compagnia; assistere a eventi culturali; informarsi su che cosa accade in città e nel mondo; passare del tempo con i propri figli o con gli amici facendo qualcosa di bello e di interessante; frequentare un corso di formazione o un corso per il tempo libero; vivere il proprio presente e progettare il proprio futuro.
L’appuntamento con la mostra è dunque fissato per le ore 16,00 di sabato 29 marzo, con una breve inaugurazione. Nel corso del pomeriggio, inoltre, sarà premiata la vincitrice del concorso “Una lettera a Babbo Natale”.
Servizio di Giulo Monga
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