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Bim Bum Bam, il progetto è anche su FB

18 marzo 2014 – Da ieri il Comune di Arese è presente su Facebook anche con una pagina dedicata al progetto ″Bim bum bam… Pari o dispari?″ (clicca qui). Si tratta di un percorso di sensibilizzazione per contrastare la discriminazione e gli stereotipi di genere, che punta ad accompagnare le ragazze e i ragazzi e le loro famiglie a prendere consapevolezza delle immagini che rappresentano donne e uomini in ruoli stereotipati e a intervenire per favorire una società più equa. “Lo scopo dell’iniziativa – spiega l’amministrazione – è quello di fornire un primo approccio al tema della comunicazione di genere e dell’immagine della donna nella comunicazione dei media e nella pubblicità, poiché queste hanno conseguenze, più o meno dirette, sul concetto stesso di pari opportunità, nel senso che possono agevolare oppure ostacolare un cambiamento prima di tutto culturale”.

Il progetto, a partire dall’intervento in ambito scolastico sui preadolescenti, cercherà poi di allargare il gruppo dei destinatari di questo percorso di sensibilizzazione, coinvolgendo le famiglie, gli educatori, le associazioni del territorio e la cittadinanza, attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno in un contesto extra scolastico. Tra le attività che il Comune pensa di realizzare ci sono le animazione di tipo laboratoriale nelle classi seconde della scuola secondaria di primo grado di Arese, un concorso di idee con due categorie: Donne protagoniste della storia e Arese contro gli stereotipi, bibliografie e filmografie a tema, una serata dedicata alle famiglie con mostra fotografica ed esposizione delle opere realizzate e un evento pubblico con relatori ed esperti sul tema.

″Bim bum bam… Pari o dispari?″ è nato per iniziativa del Comune di Arese, e in particolare del Servizio Comunicazione e Area Servizi alla Persona, in partnership con molti soggetti locali: i due istituti comprensivi Arese ed Europa Unita, la scuola paritaria cattolica Geis, l’Associazione Donne in rete per lo sviluppo e la pace, i Pensionati per la città, il Comitato Genitori Arese, l’Associazione Donne in rete e il Cospes, Centro psicopedagogico e di orientamento scolastico. Presentato nell’ambito dell’iniziativa di Regione Lombardia “Progettare la parità in Lombardia – 2013”, il progetto si è qualificato al dodicesimo posto della graduatoria regionale, ottenendo un contributo pari a diecimila euro, il massimo concesso.

“È la prima volta – commenta l’assessore alle Politiche sociali e giovanili Barbara Scifo – che ad Arese si realizza un progetto dedicato a contrastare la discriminazione di genere e gli stereotipi di genere, quindi siamo molto orgogliosi di esserne i promotori e di muovere i primi passi in tal senso. Inoltre, si tratta di un’iniziativa nata da una collaborazione fruttuosa, non solo tra due diverse aree del Comune, ma tra la struttura, le scuole e alcune associazioni locali e non, che stanno dando il loro supporto come partner, a dimostrazione che unendo le forze si possono realizzare iniziative interessanti. Il finanziamento ottenuto ci permetterà di sviluppare un percorso di sensibilizzazione nelle scuole medie, per il momento per le classi seconde. Abbiamo individuato come destinatari principali le ragazze e i ragazzi in età preadolescenziale, ossia in quella fase evolutiva molto delicata, in cui si affronta la ristrutturazione dell’identità corporea e il consolidamento delle condotte di genere. La discriminazione di genere e il contrasto agli stereotipi di genere si possono sconfiggere solo coltivando il rispetto della persona e favorendo un netto cambio di mentalità a vantaggio soprattutto delle generazioni future. Un obiettivo ambizioso in cui crediamo e raggiungibile solo con le alleanze tra le istituzioni, le famiglie, la scuola e le associazioni”.

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