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In Comune si sperimenta il “lavoro agile”

16 febbraio 2016 – Anche quest’anno il nostro Comune aderisce alla “Giornata del lavoro agile”, il progetto avviato dal Comune di Milano per promuovere all’interno degli enti e delle aziende forme di flessibilità organizzativa che agevolino la conciliazione degli impegni lavorativi con quelli familiari in un’ottica di sostenibilità e responsabilità. In sostanza i lavoratori dell’ente che ne faranno richiesta avranno la possibilità di sperimentare un diverso modo di lavorare, ovvero fuori dall’ufficio tradizionale. I dipendenti potranno quindi svolgere i propri compiti da casa o all’aria aperta o ancora da una postazione in co-working.

Lo scopo del progetto lanciato dal Comune di Milano è quello di valutare opportunità e benefici conseguenti al lavoro da remoto, quali la conciliazione tra vita privata e professionale, la propensione dei dipendenti a lavorare per obiettivi e l’aumento della capacità di delega ai propri collaboratori. Oltre a questo la sperimentazione mira a conseguire un cambiamento culturale e organizzativo e alla riduzione dell’impatto ambientale, derivante da minori traffico, emissioni inquinanti e consumi energetici.

Al termine della sperimentazione il Comune di Milano verificherà i risultati delle modalità di lavoro alternative in termini di benefici per i lavoratori (risparmio di tempo) e per l’ambiente (riduzione delle emissioni di CO2 e PM10, del traffico, dei consumi energetici). I dati saranno elaborati in collaborazione con Amat (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) e attraverso un questionario che sarà compilato da tutti i dipendenti che aderiranno alla Giornata del lavoro agile.

Sul sito del Comune di Milano sono già disponibili i numeri relativi alle precedenti edizioni 2014 e 2015 dell’iniziativa (vedi qui). Tra questi si nota come le edizioni 2014 e 2015 della Giornata del lavoro agile hanno riscosso in generale un buon grado di interesse, con 149 tra enti (16) e aziende (133) che hanno aderito alla seconda edizione, con un incremento di oltre il 43 per cento rispetto all’anno precedente. I dipendenti coinvolti sono stati 8.175 nel 2015, cresciuti del 44 per cento rispetto alla prima edizione 2014, dove erano 5.681. Dal punto di vista ambientale, in un solo giorno sono stati evitati circa 150 mila chilometri percorsi con mezzi privati a motore nel 2014 e circa 170 mila nel 2015. Per ciascuna edizione non sono stati immessi in atmosfera circa 6 chilogrammi di PM10, circa 87-90 chilogrammi di ossidi di azoto (di cui 32 di biossido di azoto) e circa 32-33 tonnellate di anidride carbonica; quantità che corrispondono a poco meno dell’1 per cento delle emissioni atmosferiche mediamente rilasciate dal traffico stradale nella città di Milano in un giorno feriale invernale (tranne per il biossido d’azoto che corrisponde invece all’1-2 per cento).

“Il lavoro subordinato – commenta il sindaco, Michela Palestra – è cambiato molto rispetto agli anni precedenti e le imprese più innovative stanno già sperimentando forme di lavoro più moderne che consentono una migliore gestione dei tempi di vita e lavoro dei dipendenti. La normativa di riferimento, talvolta poco precisa, non ha permesso una rapida diffusione dello smartwork, ma le sperimentazioni di questi anni hanno dato un riscontro positivo: la seconda edizione dell’iniziativa ha visto coinvolte 149 aziende e più di 8.000 lavoratori”.

L’assessore al Personale, Eleonora Gonnella, fornisce invece qualche cifra relativa al nostro Comune: “Alla data odierna – dice – sono quattro le persone che hanno aderito e che quindi potranno lavorare da casa per un numero equivalente di ore a quelle previste per la giornata lavorativa in sede. Nel corso di questi anni, il nostro Comune non solo ha promosso il lavoro agile, ma ha concretamente assecondato, compatibilmente con le esigenze organizzative, le richieste dei dipendenti per favorire la conciliazione tra vita lavorativa ed esigenze familiari e personali: richieste di part time, attualmente per nove dipendenti, aspettative senza assegni per motivi familiari, particolari articolazioni orarie”.

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