29 maggio 2014 – Riceviamo e pubblichiamo questo “reportage” di un volontario su una gita fuori… porta della Casa di Riposo!
Martedì 27 maggio 2014, Arese. Giornata quasi bella al mattino presto, solo qualche nuvola bianca per aria, un venticello birichino che rinfresca fin troppo l’atmosfera. Il rischio di pioggia non è remoto. Gran fermento alla Casa di Riposo Gallazzi Vismara di Arese. Cuori lieti di molti ospiti: oggi ci portano in un bel posto, un agriturismo qui vicino, meglio chiamato latteria, dove c’è anche uno zoo… lì gusteremo un bel gelatino, se il tempo regge. Infatti il tempo atmosferico lo consente, l’aria si scalda un pochettino. Il clima festoso negli animi dei nostri fratelli e sorelle più grandi di noi si accresce. Gioia. Si parte! Due furgoni attrezzati per le persone diversamente abili e qualche auto privata “caricano” una ventina circa di ospiti, accompagnati da una quindicina di volontari e soprattutto dalle due animatrici della Casa di Riposo, Marta Galizia e Federica Croci, ideatrici della gita fuori casa. Ci tengo a citare i nomi delle due signore perché la loro abnegazione e disponibilità sono encomiabili da sempre.
Arrivo all’Agricola di Lainate… occhi e bocche spalancate di tutti al vedere quei bellissimi animali nei loro recinti. Commenti a non finire, tutti positivi. Incontro con bambini degli asili di Seguro di Settimo Milanese e di altri Comuni, tanti i bambini con le loro maestre. Ma vi immaginate lo stupore, la meraviglia e l’allegria di quei bambini nel vedersi circondati da così tanti nonni e nonne in una volta sola, che dolcemente li salutavano e mandavano loro dolci e delicati bacini?Poi festa! Chi il gelato, chi il caffè, o le brioches e infinita allegria. Verso il mezzogiorno tutti di ritorno a gustare le prelibatezze della cucina di Casa Gallazzi Vismara. Ecco anche quel giorno tanto amore condito da una grande ed infinita disponibilità è stato seminato. E i frutti già si sono visti da subito negli occhi di tutti quanti, anche di quelli che non hanno potuto partecipare, ma che ne sono stati dettagliatamente relazionati su quanto avvenuto “fuori”. Ma diciamocela tutta, i più contenti erano (forse) i volontari che hanno ben speso la loro mattinata e sono tornati alle loro case contenti di essere stati utili a chi desiderava tanto una sia pur breve evasione dalle solite abituali mura di Via Matteotti. Altrettanto ben investiti quei quattro soldi che hanno speso in benzina e altro… Ecco, tutto questo non ha prezzo.
Io c’ero, mi firmo, ma il mio nome non è importante.
Giovanangelo Buccelloni
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