24 maggio 2021 – Il Movimento 5 Stelle, dopo l’approvazione in consiglio comunale del Bilancio di previsione 2021 (leggi qui), critica le scelte della maggioranza, che sarebbe stata troppo conservativa, arrivando a tassare gli aresini più di quanto le casse comunali avrebbero realmente avuto bisogno: “Le casse del comune di Arese – esordisce la capogruppo, Michaela Piva (nella foto) – vanno a gonfie vele. Alla fine del 2020 infatti la situazione di cassa evidenziava una disponibilità di 20.437.834,67 euro. Questa ingente somma di denaro è il frutto dell’accumulo generatosi con gli avanzi di bilancio dell’ultimo decennio. I cittadini aresini infatti sono stati tassati per somme superiori a quanto occorresse realmente spendere. Per Legge i Comuni hanno l’obbligo di redigere i loro bilanci rispettando il principio dell’equilibrio tra entrate e uscite. Non devono guadagnare applicando imposte superiori al reale fabbisogno, ma prelevare, attraverso i tributi locali, quanto serve a garantire il corretto funzionamento dell’Ente. In questo modo si evita che le eccedenze di entrate si accumulino nel cosiddetto avanzo di amministrazione che, fino alla fine del 2019, non poteva essere speso, perché vincolato dal patto di stabilità sottoscritto dall’Italia con l’Europa”.
A seguito dell’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19 l’Europa ha però temporaneamente sospeso il patto di stabilità, e il M5S ritiene che in virtù di questo, il Comune avrebbe potuto “restituire” qualcosa alle categorie maggiormente in difficoltà: “Il bilancio previsionale per il 2021 – prosegue Piva – indica in 3.805.000 euro l’ammontare dell’avanzo libero e quindi utilizzabile per essere restituito alle categorie maggiormente colpite dall’emergenza da Covid-19. Sarebbe stato possibile ridurre, ad esempio, le tasse ai commercianti e alle altre categorie maggiormente colpite nonché rimodulare le tariffe dei servizi erogati dal Comune, come per esempio asili, mense scolastiche e casa di riposo. Ma non è tutto; in realtà l’avanzo libero di 3.805.000 euro indicato nel bilancio 2021 è una somma apparente e di gran lunga inferiore a quella reale. Infatti se aggiungiamo a questo avanzo libero le quote impegnate attraverso i vincoli discrezionali che il Comune ha apposto di sua iniziativa e senza nessun obbligo di legge, quali la somma di 8.768.000 euro accantonati al Fondo Pluriennale Vincolato (FPV) e l’ulteriore ammontare di 5.797.000 euro destinato ad investimenti, arriviamo ad un totale di 18.370.000 euro, che misura la vera entità dell’eccesso di prelievo tributario che i nostri amministratori, nel corso degli anni, hanno prelevato dalle tasche degli aresini. Peraltro i vincoli discrezionali per future opere pubbliche attraverso i quali l’avanzo libero è stato ridotto da quasi 20 milioni di euro riguardano opere il cui costo appare sovrastimato in fase di preventivo. E’ evidente che queste opere nella realtà costeranno meno, contribuendo in tal modo ad alimentare, in futuro, la formazione di avanzi di bilancio analoghi a quelli formatisi nell’ultimo decennio. Un esempio eclatante è la quotazione di 800.000 euro per la rotonda Allende Moro, il cui valore di mercato, per rotonde di quelle dimensioni, risulta essere di 320.000 euro”.
Secondo il Movimento 5 Stelle i bilanci aresini sarebbero costruiti sovrastimando le spese correnti e le spese per investimenti, cosa che comporterebbe dunque dei costanti e periodici avanzi di bilancio, che in condizioni normali risulterebbero poi bloccati e vincolati dalla legge di stabilità. “In un momento di crisi economica come questo – conclude Piva – bisognerebbe invece restituire ai cittadini ciò che è stato prelevato in eccesso mediante una rimodulazione pianificata del prelievo fiscale, anziché spendere risorse in doppioni di opere pubbliche di cui non abbiamo bisogno. Anche per il 2021 la giunta ha perso l’opportunità di dare segnali di cambiamento. Il bilancio presentato è in continuità con quanto sinora fatto. Le spese sono sovrastimate e, soprattutto, non c’è alcuna restituzione di quanto prelevato negli anni precedenti. Una vera politica di bilancio dovrebbe individuare gli investimenti necessari e tassare in base alle reali necessità, ma viceversa ad Arese si preleva tanto, si accumula avanzo e si demoliscono le opere esistenti per rifarle nuove perché non si è previsto come spendere i soldi in eccesso”.
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