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M5S: “La maggioranza tratta la cosa pubblica come un fatto privato”

12 gennaio 2021 – Una gestione poco inclusiva dell’amministrazione della nostra città, è questa l’accusa che il Movimento 5 Stelle rivolge alla maggioranza, riprendendo e partendo da un botta e risposta dell’ultimo consiglio comunale, per arrivare alle recenti dimissioni dell’assessore del PD, Giuseppe Augurusa. “Durante l’ ultimo consiglio del 22 dicembre – esordisce il consigliere del M5S, Micaela Piva – abbiamo potuto appurare quanto la maggioranza tratti la cosa pubblica come fatto privato. Durante il dibattito abbiamo sottolineato come i ripetuti richiami a Lega e minoranze sul rispetto dell’ordine del giorno non siano efficaci in quanto dal principio di questa consigliatura, in particolare dal secondo consiglio comunale, la sindaca ha attaccato il M5S durante lo spazio delle comunicazioni, perché ci eravamo permessi di chiedere informazioni al Ministero per lo sviluppo economico sull’incontro avvenuto per l’ area ex Alfa. Lamentandosi addirittura che facevamo già abbondanti accessi atti”.

Il Movimento 5 Stelle rivendica poi il diritto di affrontare tutte le questioni pubbliche in consiglio comunale, che è l’assemblea pubblica: “Durante quel consiglio comunale – prosegue Piva – la sindaca ha smentito se stessa, dicendo di non ricordare e che mi avrebbe chiamata in privato per chiarire. Ma noi abbiamo preferito affrontare pubblicamente il chiarimento, dato che il consiglio è un’assemblea pubblica. Continuando il dibattito, la presidente del consiglio ha richiamato la minoranza dicendo che quanto discutevamo era stato già approfondito in capigruppo, ma la comunicazione a cinque capigruppo non è una comunicazione a tutti i cittadini. Non parliamo poi dello scivolone della consigliera Scifo, che non ha gradito la nostra proposta di dare alla minoranza la presidenza della commissione antimafia, cosa consueta anche in altre istituzioni come ad esempio Regione Lombardia, dove Monica Forte, del M5S, è la presidente. Non contenta la consigliera ha censurato anche l’invio della lettera alla stampa, come se in regime di democrazia ci fossero ‘le Scifo’ con diritto di censura. Ovviamente abbiamo chiarito alla consigliera che dopo la richiesta scritta già inviata a giugno, senza che ricevessimo mai risposte, abbiamo ritenuto utile informare sia i consiglieri che i cittadini attraverso la stampa. Evidentemente, vista la carenza di democrazia che investe la maggioranza, sarebbe opportuno dare la presidenza alle opposizioni”.

A sostegno delle proprie tesi, Piva cita anche le recenti dimissioni dell’assessore del PD Giuseppe Augurusa, che in un passaggio del suo comunicato aveva lamentato quello che anche a suo avviso è il ruolo marginale che viene richiesto al consiglio comunale (leggi qui): “Le critiche alla maggioranza – dice il consigliere del M5S – provengono anche dall’interno, adesso che ci troviamo alla crisi per via delle dimissioni dell’assessore Augurusa. L’appiattimento dei consiglieri di maggioranza relegati al compito di soli votanti, il basso tasso di dibattito, viene lamentato anche dall’assessore uscente, e come minoranza ho lamentato spesso anch’io la carenza di trasparenza e di informazioni verso il consiglio, specialmente su grandi temi quali l’area ex Alfa Romeo. Mai avremmo pensato di essere d’accordo con Augurusa e mai avremmo pensato di leggere, dopo che l’assessore ha reso pubbliche le motivazioni della crisi, risposte evanescenti da parte della sindaca e del PD, trattando appunto la crisi pubblica come un segreto da club privè”.

“Al di la delle critiche dell’assessore sui temi divisivi – conclude Piva – sarebbe utile infine esaminare attraverso una commissione consiliare il rispetto dei criteri di equità per l’assegnazione dei buoni spesa già erogati dal Comune e vedere collegialmente le iniziative intraprese per l’affidamento dei capannoni acquistati dal Comune di Arese e Lainate nell’area ex Alfa Romeo per affidarli alle start-up. Auspichiamo di evitare una crisi a metà mandato, che produrrebbe solo danni, e ci auguriamo che ci sia più democrazia e informazione, e meno censura da parte di questa maggioranza, da qui alla fine del mandato”.

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