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Adp e trasporti pubblici: “Dal sindaco un silenzio assordante”

02 novembre 2018 – Un comunicato stampa congiunto di Movimento 5 Stelle, Arese in Testa e Passaparola accusa il sindaco, Michela Palestra, di scarsa trasparenza, in particolare in merito agli sviluppi dell’Atto Integrativo dell’Accordo di Programma per l’area ex Alfa. “Siamo rimasti sconcertati – inizia il documento – dell’atteggiamento del sindaco riguardo la richiesta da parte del consigliere Piva (M5S, ndr) di copiosi accessi atti anche memori dei principi di trasparenza che questa maggioranza ha sempre sbandierato in campagna elettorale. Al contrario, abbiamo assistito alla totale assenza di informazione in merito a quanto viene discusso, proposto e deciso per il futuro di tutta Arese ai tavoli dell’AdP ex Alfa Romeo a cui partecipa il sindaco”.

Informazioni che comunque il consigliere 5 Stelle è riuscita a ottenere: “Dai pochi documenti che – sostengono i firmatari del comunicato – con fatica, il consigliere comunale Piva è riuscita ad ottenere, sono finalmente emerse le intenzioni riguardanti il trasporto pubblico che è al vaglio del nuovo accordo di programma ex Alfa Romeo. Nei progetti per la nostra città sono state avanzate due ipotesi di tracciato per il trasporto pubblico. La prima ipotesi riguarda il percorso della cosiddetta People Mover, mentre la seconda ipotesi prevede un collegamento via gomma, un normale bus, tra Lainate e Rho Fiera, passando per Arese”.

E nessuna delle due ipotesi, per come è strutturata, convince Movimento 5 Stelle, Arese in Testa e Passaparola: “Il cosiddetto People Mover – sostengono i firmatari del comunicato – è un percorso che dalla Stazione di MM Rho Fiera si attesta come capolinea all’ingresso del futuro sviluppo dell’area ex Alfa, un’ipotesi che risulta priva di particolare utilità pubblica per i cittadini aresini, in quanto il suo tracciato risulta periferico rispetto alla nostra città. Si devono anche adeguatamente considerare il costo dell’infrastruttura (126 milioni di euro) e i costi di esercizio (quasi 12 milioni di euro all’anno) che, vista la scarsa utilità del tracciato per i cittadini di Arese, si trasformerebbero in una perdita annuale stimata in oltre 9 milioni di euro. Importi che nessuno ha finora chiarito, ma non saranno finanziati dall’operatore privato, ma in gran parte pagati con fondi pubblici. In altre parole il rischio che si corre è quello di dare vita, con i soldi dei cittadini, a un’infrastruttura posta a beneficio prioritario degli operatori privati e non, con fermate davvero utili per i cittadini aresini, a beneficio della nostra città”.

Anche la seconda ipotesi sul tavolo non convince Movimento 5 Stelle, Arese in Testa e Passaparola, che la ritengono comunque di utilità marginale per la nostra città: “Il collegamento via gomma tra Lainate e Rho Fiera passerebbe solo per via Nuvolari (prima fermata) e viale Gran Paradiso (seconda Fermata), per poi passare per il ponte di Terrazzano e quindi arrivare nella zona industriale di Mazzo di Rho (Rho Fiera MM). Anche in questo caso risulta evidente la carenza di particolare utilità per tutta quella parte di Arese che vive al di là di Gran Paradiso. In ogni caso, si deve anche considerare che l’attuale linea 561 è pagata con i soldi dell’Accordo di Programma, che presto finiranno. Di riflesso è del tutto evidente che in caso di realizzazione di tale tratta, o della People Mover, la linea 561 verrebbe soppressa con i conseguenti effetti su vaste aree di Arese, che rimarrebbero del tutto sprovviste di ogni mezzo pubblico di collegamento. Anche in questo caso, proprio per il tragitto, l’interesse pubblico, con relativo investimento pubblico, sarebbe fortemente sbilanciato a favore dell’interesse del privato”.

Movimento 5 Stelle, Arese in Testa e Passaparola estendono poi le critiche che muovono ai progetti al vaglio al tavolo dell’Adp, anche su un piano più politico, che coinvolge direttamente la giunta in carica, accusata di scarsa trasparenza e scarso coinvolgimento dei cittadini su un tema per loro fondamentale quale il trasporto pubblico: “Alla luce di queste semplici considerazioni – concludono i tre firmatari del documento – ci stupiamo che il sindaco non abbia ritenuto utile e necessario comunicare alla cittadinanza il contenuto di tali documenti, tenuti riservati fino ad oggi, al fine di stimolare un dibattito, e si sia limitata a sedersi ai tavoli senza avere nulla da eccepire. La priorità infatti dovrebbe essere quella di offrire agli aresini un vero e utile servizio di trasporto pubblico e non di offrire al privato un servizio pubblico a suo prevalente uso e consumo a spese delle finanze pubbliche. La trasparenza è una cosa fondamentale così come la condivisione e l’informazione, ma questi principi non dovrebbero essere validi solo per noi ma soprattutto per chi governa la città. Per questa ragione, non accettando il silenzio, ci siamo determinati come gruppi e cittadini a collaborare per rompere finalmente questo assordante silenzio”.

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