03 maggio 2012 – Continuano a suscitare polemiche le mail fatte circolare nei giorni scorsi dal Comitato Difendiamo Arese e contenenti una serie di indicazioni di voto per quelli che, secondo il Comitato, sono i candidati che più concretamente sposano le sue tesi in tema di Accordo di Programma per l’area ex Alfa (clicca qui). Dopo la presa di posizione del candidato di Arese in Testa Luigi Muratori (leggi qui), è oggi la volta di quello della Lega Nord Massimiliano Seregni, che contesta al Comitato una lettura strumentale e parziale dei programmi elettorali di alcune liste, finalizzata, secondo Seregni, a favorire alcuni candidati penalizzandone altri che comunque si erano espressi formalmente contro il centro commerciale ma che non hanno visto la loro posizione correttamente riportata nei documenti fatti circolare dal Comitato. Ecco, qui di seguito, l’intervento di Massimiliano Seregni.
Scrivo in merito alla ormai nota vicenda della partecipazione politica del Comitato “apartitico” Difendiamo Arese alle attuali elezioni amministrative. Non entro ovviamente nel merito della scelta del Comitato di indicare e appoggiare due colleghi candidati alla carica di sindaco. Credo che generalmente, quando un’associazione o un comitato decide di schierarsi politicamente, in fondo, con quel gesto, tradisce i suoi obiettivi, il suo prestigio ed i suo scopi, rischiando di perdere punti essenziali di credibilità. Per questo credo che la vera apoliticità e la vera apartiticità delle associazioni e dei comitati, dovrebbero essere valori fondamentali, conservati con attenzione. Quello che mi lascia davvero perplesso è tuttavia l’analisi non corretta dei programmi elettorali svolta dal Comitato Difendiamo Arese, tra cui quello del sottoscritto. In un documento disponibile online sul sito di Difendiamo Arese, risulterebbe addirittura che in merito al centro commerciale non avrei detto “nulla” (testuali parole). In un altro documento avrei finalmente preso una posizione durante l’incontro tra i 7 candidati. Delle due l’una: o il Comitato non ha letto il mio programma, oppure (al fine di poter indicare altri candidati) ha preferito evitare di riportare quello che in quel programma è scritto ed è stato da me esposto con convinzione più volte. Il programma ufficiale è disponibile in rete (clicca qui) e a pagina 12, proprio in merito ai centri commerciali e alla tutela del commercio di vicinato, è scritto chiaramente il nostro punto di vista: “I grandi centri commerciali rappresentano una vera e propria calamità per il territorio. E questo in quanto, il loro sviluppo incontrollato, rischia di determinare non solo uno spreco di suolo, ma anche la chiusura di una rete di piccoli e medi esercizi commerciali che costituiscono la vera e propria linfa vitale del tessuto economico di un Comune”.
Quindi, sentire che qualcuno sostiene che nel mio programma non ci sia scritto “nulla in merito” mi lascia davvero basito. La questione dei centri commerciali non è stata inserita nella parte relativa all’AdP per un semplice motivo: i centri commerciali, anche se fuori dall’area ex Alfa, per noi rappresentano sempre e comunque un grave pericolo. Considerato il mio programma e i miei interventi pubblici (biblioteca, auditorium, giornali) non comprendo come sia pensabile definirmi come “chi vorrebbe vedere qualcosa di diverso, ma alla fine lascia capire che accetterà quello che viene”. Mi rattrista anche dover apprendere che secondo il Comitato la mia attenzione per le risorse naturali e per l’ambiente sarebbe ristretta al “miglioramento della raccolta differenziata”. Anche per questo punto, rinvio direttamente al mio programma, in grado di smentire immediatamente questa non onorevole sintesi. Relativamente alla Green Economy e ad altri progetti nati giusto per promettere qualcosa di intrigante e a effetto in campagna elettorale, trovate la mia posizione nel mio programma e, soprattuto nel mio libro “Cambiare è possibile”, capitolo “I programmi elettorali”. Entrambi scaricabili gratuitamente dal sito www.maxseregni.it. E così, mentre nel programma proponiamo cose concrete, reali e realizzabili a pagina 27 del libro si legge: “La cosa più sconvolgente è prendere atto che in questo sistema, chi non promette cose impossibili, rischia di apparire come un soggetto impreparato, che si presenta con un programma incompleto. Chi promette cose concrete e fattibili, chi propone coerenti metodi di lavoro, rischia di essere giudicato nell’orgia delle proposte impossibili, come un incapace e un superficiale, che propone un programma lacunoso.
Essere realisti, sinceri, onesti e concreti diventa pertanto anche sconveniente e pericoloso. Una sorta di suicidio nella politica trasformata in quello che sembra un assurdo concorso a premi dal titolo “chi la spara più grossa”. Credo fermamente che un Sindaco debba saper tutelate gli interessi dei cittadini e del territorio nelle sedi opportune, con determinazione, preparazione e capacità. Ho francamente paura di chi, senza troppa preparazione, asseconda tutto e tutti solo per inseguire consenso e voti. E questo per un semplice motivo: quando saranno finite le elezioni, e i voti saranno (per alcuni) un problema e un interesse lontano, chi, solo per garantirsi voti, ha assecondato in campagna elettorale tutti e tutto, sarà predisposto, con la stessa facilità, ad assecondare altri soggetti, per altri interessi. Noi non siamo mercenari. Siamo persone serie che credono in quello che dicono e combattono per quello in cui credono. E quello in cui crediamo è scritto nel nostro programma per senso di serietà, trasparenza ed onestà verso i cittadini.
Massimiliano Seregni
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese.