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Augurusa risponde ai nostri lettori

17 maggio 2012 – Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Giuseppe Augurusa che risponde ad alcune delle lettere pubblicate un paio di giorni fa in questo articolo (clicca qui). Informiamo, scherzosamente, i candidati che dalla mezzanotte non pubblicheremo più nulla su di loro e quindi… hanno ancora cinque ore di tempo per eventuali altri interventi!

Caro direttore,
approfitto volentieri degli ultimi sgoccioli di campagna elettorale e della vostra ospitalità, per rispondere alle domande rimaste nel “cassetto” causa la congestione di notizie delle ultime ore e a me rivolte, ringraziando anticipatamente tutti coloro che le hanno formulate rivelando, al di la delle opinioni, un vero interesse per le sorti della cosa pubblica e quindi un senso civico di cui, spesso, sentiamo la mancanza.

Egr. Sig. Francesco Gentile,
L’articolazione delle sue domande mi consente finalmente di dedicarmi alla cosa a cui tengo di più, professionalmente parlando, lavorare con razionalità, per obiettivi e con buon senso e quindi procedo per gradi:
1) Ho lavorato per otto anni all’ufficio del personale della Pirelli occupandomi appunto di gestione delle risorse umane, organizzazione del lavoro, razionalizzazione dei processi produttivi, tempi e metodi di lavoro e formazione dei neo assunti. Penso di conoscere sufficientemente le dinamiche che regolano i rapporti di lavoro, le dinamiche delle motivazioni professionale e della prestazione. In questi ultimi tre anni ho osservato (come Consigliere Comunale), una certa propensione all’uso della consulenza esterna quale facile scorciatoia alla valorizzazione delle risorse umane disponibili. Io credo, al contrario, che la ricerca e la valorizzazione delle competenze interne, pur disponibili, sia sempre una buona pratica amministrativa sia sul fronte della spesa che sul fronte della motivazione e fidelizzazione del personale impiegato
2) Si può agire almeno su tre livelli: sul fronte della spesa è necessaria la valutazione analitica dei “centri di costo”, o se preferisce, una spending review che consenta di valutare il grado di sovrastima del bilancio che, come in ogni organizzazione, è sempre un po’ lievitato a seguito delle stime prudenziali dei settori, verificherò se è così anche nel Comune di Arese. Il piano e le norme sulla digitalizzazione della pubblica Amministrazione, l’utilizzo di sistemi open source, uniti all’adozione di procedimenti che, come la legge 231/10 applicata nel settore privato in rapporto con la pubblica amministrazione sulla certificazione dei flussi finanziari e sulla certificazione delle responsabilità dei procedimenti, possono garantire ciò a   cui lei fa riferimento. Nei giorni scori come forse avrà letto, ho annunciato nel solco della trasparenza, anche i nomi dei possibili assessori in caso di vittoria, tra questi Eleonora Gonnella e Giancarlo Giudici, sono da considerarsi persone di grande esperienza e conoscenza dei meccanismi di cui sopra.
3)    Ho inserito nel programma amministrativo alcuni punti che vanno esattamente in tal senso che intendo perseguire: credo sia necessario in primo luogo rendere disponibile l’accesso on line dei Consigli Comunali, attuare completamente l’Anagrafe degli eletti (il testo che io stesso ho scritto e proposto all’allora maggioranza e che resta ancora incompiuto), migliorare l’accessibilità alla documentazione pubblica attraverso il sito comunale. Abbiamo inoltre previsto una quota di bilancio partecipato: sul tema si fa spesso confusione attribuendo a questo strumento una valenza ideologica ed immaginando risorse economiche indisponibili messe come specchietto per le allodole. In realtà si tratta di dedicare una quota della spesa possibile (oggi solo 812.000 eu per investimenti sul 2012),  alla scelta collettiva tra una serie di priorità, attraverso consultazione pubblica. Questa modalità, come certo non le sfugge, introduce un elemento di forte coinvolgimento nei cittadini senza per questo, deresponsabilizzare chi governa.
4)    Se non comprendo male la sua domanda Lei fa riferimento a due aspetti: partecipazione del Comune in attività no core (partecipate) e gestione delle relazioni con gli stakehoders nel rapporto con il territorio (mi perdoni se ho frainteso la domanda). Nel primo caso credo che sia utile rafforzare i meccanismi di controllo della pubblica amministrazione nei confronti dei sistemi delle partecipate. In particolar modo alla scadenza dei contratti in essere dei general manager, attuerò quello che dovrebbe essere normale per le posizioni apicali di Governo: concorso pubblico sulla base dei curricula professionali; in altri termini non metterò coloro che non rispondano effettivamente alle competenze professionali richieste. Sul fronte della Governance territoriale ritengo che un grosso banco di prova sia rappresentato dalla storica questione dell’ex Alfa dove il Comune ha l’occasione di dimostrare che non può limitarsi alla funzione notarile della sottoscrizione delle decisioni altrui, a quella di esattore di opere ed oneri (oltre che dei tanti tributi), senza dire nulla sullo sviluppo urbanistico. In altri termini, deve recitare un ruolo sempre avendo ben presente il senso della misura.
5)    Lo scorso inverno nel corso di un’iniziativa organizzata dall’associazione Un forum per la città, abbiamo riflettuto intorno ad una collaborazione (su base volontaria), con un noto docente universitario che si occupa, tra le altre cose, del complesso tema della qualità della vita. In Italia alcune esperienze che misurano ciò che sembra immisurabile, ci sono e sono inevitabilmente connesse alle scelte dell’amministrazione pubblica. Intendo riprendere questo ragionamento con l’università in questione allo scopo di verificare se, accanto ad indici di buona amministrazione (che vadano un po’ al di la del customer satisfaction), si possano affiancare indici che ci consentano nel tempo di misurare l’effetto dell’azione amministrativa che, ovviamente, è solo un di cui della qualità dell’ambiente in cui viviamo ma è forse anche per questo che servono le Amministrazioni?
La ringrazio per le sue puntuali domande anche perché, per una mezzora, mi hanno consentito di rammentare gli albori della mia professione quando mi occupavo di organizzare i processi just in time, le tecniche del problem solving, cioè buona parte di quelle tecniche importate dal Giappone a cui lei fa riferimento, poco prima di occuparmi oltre che del lavoro, anche dei lavoratori.
Cordiali saluti

Egr. Sig. Sergio Cattaneo,
le confesso che in un primo momento ero pronto a querelarla per le affermazioni sui figli dell’ex Sindaco. La sua successiva lettera di scuse mi ha fatto invece riflettere su come sia volubile l’informazione, pericoloso il pregiudizio, violento e prettamente ideologico il dibattito politico. Accetto le sue scuse soprattutto perché Lei ha fatto una cosa che raramente accade: ha ammesso di aver sbagliato, non ha accampato scuse surreali, non si è fatto corrompere dalla propaganda elettorale. Apprezzo il suo gesto e le dico che se i miei avversari facessero come lei, non basterebbero le pagine (virtuali), di QuiArese per contenerle. A tal proposito, proprio in queste ore è in distribuzione una sorta di bollettino di guerra del mio avversario: pregiudizio, delirio ideologico e pure qualche bugia, l’elenco delle mie sconfitte (grave dimenticanza dell’editore è la sconfitta nella corsa campestre del 1976 al palio di S. Monica che ancora mi tormenta), sono il segno esplicito del nervosismo che serpeggia tra le fila. Mi spiace che il mio stimato avversario si sia lasciato accompagnare nell’inarrestabile crepuscolo dei cosiddetti “moderati”. Concludo Sig. Cattaneo assicurandola del fatto che ai figli di Gianluigi Fornaro vanno tutti i miei auguri per una vita felice e piena. Sono convinto che gli adulti abbiano tante responsabilità ma la più grande è quella di preservare i cuccioli d’uomo dalla cattiveria del mondo, almeno finché ciò è possibile.
Spero di avere occasione di conoscerla

Approfitto di questo spazio per ringraziare Voi di Qui Arese perchè attraverso questo straordinario strumento avete garantito un servizio unico e senza precedenti alla città, lo avete fatto con equilibrio, imparzialità e professionalità. Un saluto ai cittadini di Arese per la pazienza che hanno dimostrato, nella convinzione che sceglieranno in libertà e consapevolezza.

Cordialmente
Giuseppe Augurusa