29 maggio 2014 – Nel lungo consiglio comunale di settimana scorsa si è tornato a parlare del campo da calcio a undici del Centro Sportivo Davide Ancilotto, con la giunta che ha dato risposta all’interrogazione presentata a metà aprile da Arese al Centro (leggi qui). Pur confermano che dal punto di vista del Comune al campo da calcio non è venuta meno l’agibilità, tesi sostenuta anche da una dichiarazione di un allenatore del settore giovanile di una associazione sportiva, nella sua risposta l’assessore allo sport Roberta Tellini evidenzia come siano anche in possesso dell’amministrazione due documenti, uno della Federazione Italiana Gioco Calcio e una di un agronomo chiamato dal gestore alla verifica del manto erboso, dalle quale emerge che lo stesso, citando il documento della Figc, è “infestato di erbacce, gobboso e disseminato di buche” e che quindi “dovrà subire un intervento straordinario sia per quanto riguarda il manto erboso che il suo livellamento”. In sostanza, pur ribadendo la non inagibilità, l’amministrazione ha confermato che il campo da calcio necessiterebbe di interventi di ripristino. La novità emersa è che per tali interventi l’amministrazione ha reso noto di avere trovato un operatore privato che si è detto disponibile a realizzarli con un investimento proprio, e che quindi non peserà sulle casse del Comune, del valore massimo di 25 mila euro.
Una risposta che non ha però soddisfatto Arese al Centro, che nella replica del suo capogruppo Giuseppe Bettinardi (nella foto) è arrivato a chiedere le dimissioni dell’assessore. Insoddisfazione che riguarda anche la soluzione trovata dal Comune in partnership con un operatore privato, e che lascia dubbi ad Arese al Centro: “Veniamo informati con la vostra risposta – ha commentato Bettinardi – che un operatore economico privato mette a disposizione un importo pari a 25 mila euro per il rifacimento del manto erboso e ne siamo felici per le tasche di noi cittadini, ma riteniamo che a nome della sbandierata trasparenza, oltre a sottolineare che la vostra risposta cita documenti e lettere privi di protocollo e di date di deposito, si ritiene interessante, per noi consiglieri di minoranza, conoscerne il nominativo dell’operatore privato e a fronte di quale impegno amministrativo lo stesso esegue tale opera”.
Arese al Centro sostiene poi che, malgrado tutte le interrogazioni depositate sul campo da calcio, ancora non sono state fornite risposte esaurienti a numerose domande: “Dopo mesi di discussione – dice Bettinardi – dopo numerose interrogazioni, dopo una stagione sportiva persa e una nuova a forte rischio, ancora oggi riceviamo dall’amministrazione comunale risposte assolutamente contraddittorie che sottolineano il grado di non chiarezza con il quale si è assunto tale problema”. In particolare sono quattro le domande che ribadisce nella sua replica di Arese al Centro: “Ci domandiamo – ha elencato il capogruppo dei centristi – come è possibile che i responsabili comunali non si siano accorti, durante la fase progettuale e di stima, di uno stato così degradato del terreno tale da renderlo inagibile, e si sono spesi soldi pubblici ristrutturando le tribune e gli spogliatoi rimasti tristemente e desolatamente vuoti. Perché l’amministrazione non ha preso posizione di fronte all’impossibilità del gestore di dare attuazione all’attività del gioco del calcio che doveva essere attivato dal 1 settembre 2013, in ottemperanza al bando di gara di affidamento della gestione? Perché l’amministrazione non ha concesso una deroga agli obblighi previsti nella gara, tenuto conto che la normativa di riferimento vieta espressamente la soppressione o la parziale esecuzione delle prestazioni previste nel capitolato e nel progetto di gestione? Come è possibile, infine, che un campo da calcio diventi impraticabile, cito precedenti comunicati, per lungo periodo di inutilizzo. Solitamente è il contrario e il rifacimento dei manti erbosi è pratica consolidata nell’attività sportiva”.
Ribadite le domande che a parere di Arese al Centro ancora non hanno trovato risposta, Bettinardi ha espresso le sue preoccupazioni per l’avvio della prossima stagione calcistica, oltre a rendere nota l’intenzione del suo gruppo di rivolgersi agli organismi di vigilanza: “Pur riconoscendo – ha concluso il capogruppo dei centristi – l’opera meritevole del gestore che, con le attività sino a oggi avviate ha di fatto rivitalizzato il Centro Sportivo, siamo purtroppo e nuovamente a manifestare la nostra preoccupazione per il forte rischio che anche la prossima stagione calcistica non venga esercitata; richiamate le continue e numerose lamentele esternate da molte famiglie di giovani atleti oltre ad alcune notizie apparse sulla stampa che evidenziano con mesta soddisfazione, che giovani di Arese, loro malgrado costretti ad indossare maglie di squadre di Comuni limitrofi, giocando lontano da casa e dai propri campi di calcio, hanno vinto il campionato primaverile pulcini classe 2013, perché sui campi da calcio di Arese, evidenziano, si coltivano solo fiori. Comunichiamo a questo punto al consiglio comunale che a fronte di quanto descritto è nostra intenzione procedere a denunziare tale situazione, agli organi di vigilanza competenti per il controllo della regolarità convenzionale sottoscritta tra le parti, chiedendo conseguentemente le dimissioni dell’assessore allo sport”.
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese.