18 settembre 2019 – L’avvocatura di Città Metropolitana non ha espresso giudizio entro i termini previsti (ieri) in merito al ricorso di SG Sport verso l’esclusione dal bando per la gestione del Centro Sportivo Davide Ancilotto, e l’assegnazione della struttura è quindi ancora da definirsi. E’ questa la notizia principale emersa nel corso del consiglio comunale aperto di ieri sulla situazione del Centro Sportivo Davide Ancilotto, richiesto dalla Lega (leggi qui) e che aveva come unico punto del giorno i temi dell’assegnazione della struttura, tuttora bloccata in Città Metropolitana per un vizio formale nella documentazione fornita dal gestore (leggi qui) e le garanzie occupazionali per il personale impiegato presso il centro sportivo. Da rilevare, dato forse un po’ sorprendente visto il tema oggetto di discussione, la relativa affluenza di pubblico, con presenti alla seduta pubblica una trentina di persone, compresi addetti ai lavori e persone vicine alle diverse forze politiche cittadine.
A prendere per prima la parola è stata l’assessore allo Sport, Roberta Tellini, che ha ricapitolato il percorso fatto per arrivare alla pubblicazione del bando e tutte le tappe delle vicenda che al momento vede l’assegnazione bloccata. “A fine febbraio – ha spiegato Tellini – è stato approvata con delibera del consiglio comunale uno schema in base al quale di conferiva a Città Metropolitana il ruolo di Stazione Unica Appaltante (SUA). Il bando esterno è stato voluto dalla maggioranza, ancor prima che fosse definita la sua struttura e i valori economici delineati, che lo avrebbero comunque reso necessario, al fine di garantire la massima trasparenza possibile al processo di assegnazione del centro sportivo per una durata di 15 anni”.
La prima data dove si parla di garanzie occupazionali è il 28 marzo, quando il consiglio comunale approva gli indirizzi di gestione: “E’ in questa occasione – prosegue l’assessore – che viene proposta la clausola sociale, ovvero quella clausola che tutela i lavoratori del concessionario uscente. Ci tengo a sottolineare che per quelli che erano i valori in gioco, la clausola sociale non era un obbligo di legge, ma che è comunque fortemente stata voluta dall’amministrazione. Se la scelta di inserirla è stata politica, le sue modalità di applicazione hanno invece ovviamente seguito quanto previsto dal Codice degli Appalti di ANAC e dalle sue linee guida. Che nello specifico, a differenza di quanto sostenuto dall’opposizione, nella fattispecie non prevedono che vengano fornite le generalità dei dipendenti ma che venga piuttosto delineato un quadro riepilogativo e complessivo delle persone che lavorano per il concessionario uscente. Tutti i dati richiesti sono stati inseriti nella documentazione fornita da SG Sport per partecipare al bando e va da se che se la documentazione non fosse stata adeguata, la società sarebbe stata esclusa a priori dalla gara. Cosa che non è accaduta”.
Le tappe successive sono il 15 aprile, quando vengono approvati i documenti di gara, il 18 aprile quando la SUA indice la gara e il 30 maggio, data di scadenza fissata per la presentazione delle offerte, quando si determina che SG Sport è l’unico soggetto che ha presentato un’offerta. Il 4 e il 29 giugno la commissione si riunisce in seduta pubblica e ammette la valutazione dell’offerta tecnica, mentre il 27 giugno la SUA nomina la commissione giudicatrice. “Nella prima metà di luglio – spiega. Tellini – la commissione si riunisce più volte, e la SUA decide di disporre l’esclusione di SG Sport in quanto una pagina del Piano Economico Finanziario non sarebbe stata sottoscritta da una delle società del pool di imprese”.
Il sindaco il 18 luglio, prima di un consiglio comunale, mette informalmente, perché ancora non c’era nulla di ufficiale, a conoscenza i capigruppo della situazione. Il 23 luglio la SUA prende atto dell’esito del giudizio della commissione e dichiara che la gara è andata deserta. Sempre il 23 SG Sport presenta istanza di riesame del giudizio, mentre il 26 il Comune, come previsto dal bando in caso di non assegnazione del centro sportivo, proroga di un anno il contratto in essere con l’attuale gestore. “Il 13 agosto – conclude Tellini – la SUA comunica la presa in carico dell’istanza di riesame da parte del settore Avvocatura di Città Metropolitana, che a termini di legge avrebbe dovuto esprimersi entro oggi (ieri ndr), cosa che però non ha fatto”. Cosa questa che, come anticipato informalmente da Tellini, che ieri ancora non ne aveva ufficialità, in consiglio comunale e confermata oggi a noi nel corso di una telefonata dal presidente di SG Sport, Stefano Colantuono, ha attivato il ricorso al TAR, immediatamente depositato, da parte del gestore.
Nella sua replica Turconi ha ancora una volta messo l’accento sul tema trasparenza e sul fatto che a parere della Lega non ci siano le condizioni per assegnare il centro sportivo per un periodo di 15 anni: “Come Lega – sostiene Turconi – abbiamo chiesto un consiglio aperto non tanto per noi, quanto per i cittadini. Quello che lamentiamo è un vizio di trasparenza degli atti, non entriamo nel merito delle scelte. In una lettera che avevamo inviato a amministrazione, la diffidavamo dall’affidare a SG Sport il centro senza che ci fossero dei sopralluoghi preventivi per verificare lo stato del centro. Quello che volgiamo è anche che sia chiaro che a nostro parere all’interno della gestione ci sono dei problemi. Ci preoccupa il fatto che a differenza del bando precedente che prevedeva un affidamento ‘corto’, ora si parla di molti anni. Chiediamo un appalto più corto perché secondo noi c’è mancanza di trasparenza e solo a queste condizioni saremmo favorevoli ad appalto lungo. Noi abbiamo fatto sopralluogo al centro sportivo e abbiamo fatto le nostre valutazioni negative, mentre questo lavoro l’amministrazione non lo ha fatto”.
La discussione si è poi protratta ancora a lungo con gli interventi dei consiglieri, e non sono mancati i toni polemici, e di alcune persone del pubblico. In un prossimo articolo ricapitoleremo le domande più significative e le risposte fornite dall’assessore Tellini. L’intera discussione è comunque ciò da ora a disposizione di chiunque fosse interessato sul Canale YouTube del Comune di Arese, dove è stato pubblicato il video dell’intero consiglio comunale (vedi qui).
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