08 maggio 2014 – Il Comitato Difendiamo Arese ha diffuso un lungo comunicato, a firma del suo presidente Sara Belluzzo, nel quale, dopo avere ricostruito la storia recente del gruppo e di quanto accaduto nell’area ex Alfa, prende posizione sulla vicenda dell’aumento a 10 mila posti auto dei parcheggi a servizio di Expo, deliberata dal commissario dell’ente. “Per evitare un’alterazione irreversibile del territorio – inizia la ricostruzione di Belluzzo – qualche anno fa si è formato il Comitato Difendiamo Arese che con l’aiuto di molti concittadini ha portato a conoscenza degli abitanti quello che sarebbe stato il futuro per Arese. Contestualmente all’attività di informazione è stata proposta una raccolta firme per una petizione che individuava, oltre all’invito a non lasciar insediare una grande struttura di vendita, ritenuta inutile e dannosa per il territorio, alcuni punti fermi”.
Il primo di questi punti fermi era la richiesta di non realizzare la tangenzialina che, secondo il Comitato, avrebbe distrutto un territorio agricolo strategico dal punto di vista ambientale e non avrebbe risolto il problema del traffico indotto dagli insediamenti commerciali dell’area: “Solo il 3 per cento del traffico richiamato da tali insediamenti – sostiene il Comitato – dagli studi fatti dallo stesso operatore arriverà dalla zona di Terrazzano/Mazzo, mentre il grosso del flusso, assai oltre il 50 per cento, arriverà da est, nordest”. Il secondo punto era la richiesta di un collegamento tra l’area ex Alfa Romeo e il polo fieristico Rho-Pero mediante il percorso cittadino di una tramvia leggera con proseguimento verso la stazione Groane Ferrovie Nord, affiancata da una pista ciclabile. Terzo punto la richiesta di realizzare un terrapieno verde con funzione di barriera acustica lungo l’autostrada, per mitigare l’impatto acustico delle aree residenziali aresine ad essa limitrofe. Quarto e ultimo punto, infine, la richiesta di non realizzare il grande parcheggio previsto dal progetto Expo nelle aree agricole dietro alla villa di Valera.
“Negli anni successivi – dice il Comitato – è risultato evidente che, se a livello locale le circa 4 mila firme raccolte paiono molte, i vincoli a cui devono sottostare le istituzioni sono spesso difficilmente superabili. Il Comitato ha sempre cercato di interagire con gli amministratori e persino con i commissari proponendo alternative plausibili, coinvolgendo anche i cittadini dei comuni limitrofi nel gruppo di coordinamento area ex-Alfa. Grazie a questa azione concertata si sono raggiunti alcuni risultati; dapprima la rimozione del peduncolo in fondo a viale Sempione e poi di tutta la tangenzialina: essa infatti non serve ad alleggerire il pesante carico in termini di traffico attratto dal centro commerciale, danneggia irreparabilmente un ultimo lembo di territorio e rischia di essere una pericolosa alternativa all’autostrada. Anche l’assurdo parcheggio Expo nei campi agricoli di Valera è stato evitato; le barriere fonoassorbenti sono ora previste e l’area agricola che separa Arese dall’autostrada è stata riconosciuta come strategica dal piano territoriale provinciale”.
In tutto questo si è recentemente inserito l’ampliamento dei parcheggi Expo, criticato anche dalle amministrazioni di Arese e Lainate in quanto giunto contestualmente alla notizia che una serie di opere legate alla viabilità di adduzione alla A8 sono state stralciate dal piano degli interventi in ambito Expo e subirebbero quindi dei non meglio precisati ritardi: “Notizie recenti – conferma il Comitato – ci riportano a temi simili: con una forzatura il commissario per l’Expo ha deciso che i lavori per la quinta corsia vengano sviluppati in due tempi, prima e dopo l’esposizione universale, vanificando così le attese di Lainate. Inoltre sono stati concentrati nell’area molti dei parcheggi remoti Expo che prima erano distribuiti in altri territori. Sembra che sia stato alterato anche l’Accordo di Programma ex Alfa, poiché l’area destinata a parcheggio non è più in zona multipiano bensì coinvolge il territorio di Garbagnate. Su questo il Comitato ha potuto confrontarsi nei giorni scorsi con il sindaco di Arese Michela Palestra e il vicesindaco Enrico Ioli durante un incontro che ha delineato le possibili prospettive dopo l’intervento del commissario per Expo”.
Alla luce di queste novità, Difendiamo Arese avanza la sua proposta: “Rispetto ai nuovi scenari – annuncia il Comitato – la nostra proposta è quella di collegare la presenza dei 10 mila posti auto alla garanzia del completamento della variante varesina e, possibilmente, all’utilizzo senza pedaggio del tratto autostradale da e per Milano, azioni assai utili a evitare il traffico di attraversamento della città nei sei mesi della manifestazione”.
Per raggiungere questo obiettivo il Comitato richiama gli aresini, anche quelli che si riconoscono nelle forze dell’opposizione, a fornire il massimo supporto possibile all’amministrazione, in maniera tale che questa possa trattare da una posizione di forza ai tavoli sovraccomunali: “Ora che il progetto di viabilità interna è in fase di validazione – conclude il Comitato – ci auguriamo che l’amministrazione comunale e in particolar modo il sindaco Palestra e l’assessore Ioli possano ricevere supporto dalla cittadinanza per far sì che Arese non resti passivo spettatore ai tavoli sovraccomunali di concertazione, come negli anni scorsi invece è spesso accaduto. Molti dei vincoli presenti oggi sia nell’Accordo Alfa Romeo sia per Expo sono stati fissati anni fa dalle precedenti amministrazioni aresine e non possono essere rimossi; un’amministrazione sostenuta dai propri cittadini può avere un peso maggiore ai tavoli di trattativa. Anche chi si ritiene politicamente all’opposizione dovrebbe comprendere che nei progetti intercomunali l’unione fa la forza. Vogliamo ricordare che l’annullamento del parcheggio previsto per Expo dietro alla villa di Valera è stato possibile proprio grazie al voto unitario di maggioranza e opposizione del consiglio comunale”.
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