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Consiglio comunale: le mozioni

03 marzo 2014 – Delle quattro mozioni all’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì scorso ne sono state discusse solamente tre. Quella del Movimento 5 Stelle, sull’utilizzo della tecnologia Led per l’illuminazione pubblica è stata, infatti, rinviata di comune accordo tra presidenza del consiglio e M5S a causa dell’impossibilità del consigliere a 5 Stelle Laura Antimiani di essere presente alla discussione. E’ stata, invece, discussa e respinta la mozione di Luigi Muratori di Arese in Testa che chiedeva che i locali di via Gramsci 63, di proprietà del Comune e al momento inutilizzati, venissero messi a disposizione, in qualità di uffici condivisi, ad aresini che avessero voluto avviare un’impresa. L’amministrazione ha motivato il voto contrario con la scelta di destinare quei locali non all’emergenza lavoro ma a quella che è stata definita l’emergenza abitativa, motivando la scelta con il fatto che per il lavoro sarebbe in atto l’intervento più organico presentato dall’assessore Giuseppe Augurusa nello stesso consiglio comunale (leggi qui).

Non l’ha presa bene Muratori, che così ha commentato la scelta della maggioranza di votare contro la mozione: “Sono stupito – ha commentato il consigliere di Arese in Testa – anche perché dopo avere reso pubblica questa mozione ho sentito molti cittadini che mi hanno manifestato il loro interesse per un’iniziativa di questo genere. Chiedo quindi alla maggioranza di pensarci bene, perché l’interesse degli aresini è concreto e non si può pensare di aspettare Expo o i frutti dell’Accordo di Programma per rispondere all’emergenza lavoro, che è concreta e attuale”. Anche Arese al Centro, nell’annunciare il suo voto a favore della mozione, ha manifestato alcune perplessità circa la destinazione che l’amministrazione vuole dare all’appartamento di via Gramsci 63. In particolare i centristi hanno fatto notare che l’arredamento sarebbe già assimilabile a quello di un ufficio, in quanto si pensava che l’unità immobiliare potesse essere destinata alle associazioni e che anche la destinazione d’uso determinata nel progetto non dovrebbe prevedere il residenziale. A questi rilievi ha risposto l’assessore Enrico Ioli, che pur confermando che l’unità immobiliare al momento ha per destinazione l’uso ufficio nulla osterebbe alla sua trasformazione in edilizia residenziale pubblica, e che al suo interno non sarebbe ancora contenuto alcun tipo di arredamento.

Sono, invece, state approvate entrambe le mozioni della Lega Nord, con la prima che chiedeva uno studio di fattibilità sulla riapertura della viabilità di via 25 Aprile e la seconda che chiedeva uno studio di fattibilità per la riapertura della viabilità del centro storico con attraversamento della Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. In realtà in entrambi i casi la maggioranza ha anticipato di essere in linea di principio contraria a entrambi gli interventi, in quanto poco organici con il nuovo piano della viabilità, ma che trattandosi solo di condurre uno studio di fattibilità, e apprezzando il fatto che la Lega non avesse portato al voto mozioni che comportassero impegni diretti e vincolanti, decideva comunque di dare voto favorevole agli studi.

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