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Dimissioni Ferrara, durissimo botta e risposta Lega – Maggioranza

02 maggio 2019 – Un consiglio comunale di routine, quello di martedì scorso, che si è infiammato a causa delle dimissioni da consigliere del leghista Mattia Ferrara (nella foto). Dimissioni motivate con un testo letto in aula, un testo in alcune sue parti molto duro, al quale ha fatto poi seguito l’altrettanto dura presa di posizione dei partiti di maggioranza, che hanno replicato con un comunicato diffuso oggi. Di seguito pubblichiamo prima l’intervento con il quale Ferrara ha spiegato le ragioni che lo hanno indotto alle dimissioni e poi il comunicato dei partiti di maggioranza, ovvero PD, Forum e Arese Rinasce.

Questo il testo letto in aula, all’inizio del consiglio comunale, da Mattia Ferrara, che subito dopo le dimissioni ha abbandonato l’aula: “Dal momento del mio insediamento all’interno del parlamentino di Arese, avvenuto nel mese di ottobre, ci sono state occasioni in cui prendere la parola in questo consesso ha rappresentato per me un’opportunità tangibile e prestigiosa sia nel poter dare voce agli elettori che ci e mi hanno scelto come rappresentanti politici alle ultime amministrative sia alle idee che un giovane, sempre destinatario di attestati di stima bipartisan – e questo va riconosciuto – può esprimere a favore della causa aresina. Una realtà istituzionale in cui posso dire di trovarmi bene, come detto nel mio primo intervento, ‘di lavorare sempre nell’interesse della nostra comunità’ e che ben si coniuga con il mio percorso prima di studi poi politico. Nelle scorse settimane però questo meccanismo magico e consolidato si è inceppato: sono infatti stato vittima di una forte e plateale ingerenza rispetto alla mia sfera lavorativa. La professione giornalistica, a detta di un assessore agli indirizzi del mio datore di lavoro, non è compatibile con l’incarico di consigliere comunale. Un’osservazione, questa, che è stata condita dall’accusa alla testata stessa per cui collaboro di essere imparziale e che ha avuto come conseguenza il serio rischio di dover rinunciare all’esercizio della mia attività professionale. E’ paradossale quanto accaduto nei miei confronti. E’ paradossale quanto queste parole abbiano avuto un effetto domino che mi porta ora a rassegnare le mie dimissioni dall’incarico che sto ricoprendo. Un gesto vile, che sicuramente si presterà ad opinioni, interpretazioni sulla coerenza o meno dell’impegno politico con quello giornalistico, che comunque mi sta costando caro e mi mette nelle condizioni di lasciare il mio posto a qualcun altro. Magari più coerente con i dettami voluti dalla Giunta, che non so se fosse a conoscenza oppure all’oscuro dell’episodio, meno coerente invece con le buone intenzioni di un giovane, almeno per una volta, di poter dare un segnale di partecipazione in seno alle Istituzioni. Sono rammaricato prima di tutto come cittadino, che si è sentito invaso – lo giudico un vero e proprio intervento a gamba tesa nella mia sfera lavorativa – ma anche come membro della Lega. Infine, ma non per importanza, mi sono sentito tradito come giovane che voi ben conoscete e forse anche per questo una défaillance del genere è stata giudicata erroneamente ammissibile. E’ stato un onore poter rappresentare in questa parentesi i cittadini aresini, che ringrazio per la fiducia accordatami,, ma ora sono a fare un passo indietro”.

La replica della maggioranza non è tardata ad arrivare, ed è stata formalizzata con un comunicato stampa che qui di seguito riportiamo a sua volta in maniera integrale: “La misura è colma! Le forze di maggioranza, Partito Democratico-Forum-Arese Rinasce, esprimono la propria indignazione di fronte all’escalation di provocazioni e affermazioni sguaiate e gravi fatte in questi mesi dalla Lega. Nel Consiglio Comunale svoltosi il 30 aprile è stato affermato, quale motivazione delle dimissioni del consigliere Ferrara, che vi sarebbe stata l’ingerenza da parte di un assessore, che avrebbe posto una questione di inopportunità del doppio ruolo di giornalista e consigliere comunale svolto dal sig. Ferrara in quanto sintomo di non imparzialità della testata giornalistica per la quale il consigliere lavora. Affermazioni gravi e non circostanziate: per questa ragione rispondiamo a tale insinuazione generica con la richiesta di dichiarare pubblicamente il nome dell’assessore e di fornire le prove e le circostanze di quanto accaduto, così da chiarire compiutamente il fatto. Pare, per altro, ci sia la volontà di rendere plateali anche gli atti annunciati, trasformandoli in opportunità di visibilità. Lo svolgimento dei due ruoli – giornalista e consigliere – e dei possibili ‘conflitti di interesse’ tra le due posizioni, era infatti cosa nota a tutte le componenti del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione, poiché lo stesso consigliere Ferrara ha detto a molti di aver a lungo riflettuto se rivestire il ruolo di consigliere, consapevole di possibili difficoltà lavorative: la questione ovviamente è sempre stata lasciata nell’ambito della sensibilità e della libera scelta del consigliere. Allo stesso modo non condividiamo affatto le affermazioni del consigliere Turconi secondo il quale si vorrebbe «tappare la bocca», ossia impedire alle opposizioni di esprimersi: il Consiglio Comunale è gestito dal Presidente in piena osservanza dei dettami del Regolamento. Le regole sono una tutela per tutti, maggioranza e minoranza. E il consigliere Turconi, il quale ricopre anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio, dovrebbe tenerlo sempre a mente se ha a cuore l’autorevolezza e il funzionamento del Consiglio stesso. Questo episodio è solo l’ultima di una serie di esternazioni sopra le righe, infondate e mai circostanziate, provenienti dal gruppo consiliare leghista e che hanno quale unico scopo quello di gettare discredito sull’operato dell’amministrazione. Siamo stanchi di prestare il fianco ad una politica che cerca di screditare l’avversario minandone la credibilità con dichiarazioni gravemente diffamatorie e lesive della persona, che spostano la discussione dagli argomenti in discussione alla pura violenza verbale. Non condividiamo tale dialettica politica improntata sulle insinuazioni e sugli attacchi personali, oltre che sulla mancanza di rispetto delle persone prima ancora che del ruolo politico. Ci riserveremo pertanto di agire per vie legali qualora si rilevassero dei profili di diffamazione nelle affermazioni fatte in questi ultimi mesi. Infine un messaggio chiaro alla cittadinanza tutta. L’impegno di questa Amministrazione è forte così come la volontà di continuare saldamente e compattamente il percorso politico intrapreso assieme. Non ci faremo trascinare in questo tentativo di mettere in secondo piano i contenuti e soffocare l’azione politica in dibattiti dai toni alti e scomposti, ma continueremo a governare e a lavorare per la nostra città secondo il mandato forte che ci è stato consegnato dai cittadini”.

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