05 maggio 2014 – Nel consiglio comunale di settimana scorsa sono stati presentati i bilanci consuntivi degli esercizi 2013 di Azienda Speciale Gallazzi Vismara e Comune. Per quanto riguarda l’azienda speciale, che consolida i bilanci di casa di riposo e farmacia comunale, i cui giri di affari sono rispettivamente di circa 3,9 e 1,1 milioni di euro, l’anno si è chiuso con un patrimonio netto, la differenza tra attività e passività, di circa 500 mila euro. Nel dettaglio la casa di riposo ha visto aumentare i suoi ricavi, al netto dei contributi sociali, del 3,15 per cento. Un dato positivo ma che, come ha spigato l’assessore Giuseppe Augurusa, sarà difficile replicare nel 2014, perché a questo aumento hanno contribuito per circa 40 mila euro alcuni contributi regionali che verranno in parte a mancare in questo esercizio e perché ci si attende un fatturato inferiore dai ricoveri di sollievo, al momento in sofferenza di risorse. Rispetto al 2012 le uscite hanno registrato 51 mila euro in meno alla voce rimborsi Ires mentre sono aumentati i contributi sociali erogati dal Comune, soprattutto a causa dei contenziosi legali in essere o in via di definizione.
Complessivamente sono anche aumentati i costi (+2,27 per cento), a causa dell’esternalizzazione di alcuni servizi, che l’assessore Augurusa spiega produrranno benefici nei prossimi esercizi, per l’incremento delle ore di servizio ausiliario di sorveglianza ai degenti affetti da Alzheimer e per la spesa farmaceutica, che si è spostata verso la cura di patologie più complesse. Ad ogni modo, anche grazie all’aumento dei ricavi, la perdita di esercizio si è ridotta dai 72 mila euro del 2012 ai 33 mila euro del 2013. La farmacia comunale ha, invece, visto i suoi ricavi diminuire di circa il 3 per cento. Un calo che non è da ascrivere a una flessione delle vendite ma ai minori vantaggi portati dal sistema sanitario nazionale, con le vendite che si sono spostate verso i farmaci da banco generici. I costi, però, sono a loro volta diminuiti, soprattutto grazie all’importante operazione di riduzione degli stock accumulati negli anni precedenti (per 42 mila euro) messa in atto dall’attuale responsabile della farmacia comunale.
Sul fronte del bilancio del Comune, invece, i maggiori scostamenti dal previsionale sono da imputare all’abolizione dell’Imu, che è costata alle casse del Comune 3,1 milioni di euro in fase di acconto, diventati poi 4,3 milioni con il saldo. A bilancio sono però stati iscritti 1,3 milioni di euro di maggiori entrate dal fondo di solidarietà comunale e 1,16 milioni derivanti da trasferimenti statali a compensazione dell’Imu. Complessivamente il nostro Comune ha chiuso il 2013 con un avanzo di bilancio di 15.575.302, 11.295.139 dei quali ascrivibili a riporti degli esercizi precedenti, vincolati dal patto di stabilità. E a proposito di patto di stabilità, Arese nel 2013 ha rispettato il saldo previsto, registrando introiti di 1.240.000 euro superiori alle spese.
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