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Ieri alla Camera interpellanza museo Alfa

09 maggio 2014 – La Camera dei Deputati ha discusso nella seduta di ieri l’interpellanza urgente sulla riapertura del Museo dell’Alfa Romeo, che era stata presentata lo scorso 17 aprile da Roberto Rampi del Partito Democratico (leggi qui) e sottoscritta da altri 41 deputati, tra i quali anche l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani (clicca qui per l’elenco completo dei co-firmatari). L’interpellanza è stata presentata in aula da Eleonora Cimbro, e ha avuto risposta da Ilaria Carla Anna Borletti Dell’Acqua, sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo. L’intervento del sottosegretario è stato, quindi, seguito dalla replica di Roberto Rampi, che si è dichiarato “parzialmente soddisfatto” delle risposte ricevute, ponendo di nuovo l’accento sul fatto che è fondamentale per il territorio che il museo riapra in tempo utile per Expo. Pubblichiamo qui di seguito i testi integrali degli interventi di Cimbro, Dell’Acqua e Rampi.

Eleonora Cimbro:
Signor Presidente, sottosegretario, nell’area ex Alfa di Arese, all’interno dell’ex stabilimento Alfa Romeo, vi è un museo dedicato ad automobili, locomotive e trattori, che ospita anche foto d’epoca e manifesti promozionali raccolti dal centro documentazione storica; racconta il passato di un territorio e la storia di un marchio che ha fatto grande l’Italia nel mondo e che, ancora oggi, gode di un prestigio che pochi altri hanno. Dall’inizio del 2011 il museo è stato chiuso al pubblico, mentre la volontà delle amministrazioni comunali è quella di ottenerne una riapertura, come confermano i comuni di Arese e Rho, anche a seguito di una serie di incontri avuti con i rappresentanti di Fiat, nel rispetto del vincolo della sovrintendenza dei beni culturali sull’area a tutela del patrimonio e della sua localizzazione. In particolare, in vista di Expo 2015, il museo potrebbe rappresentare la storia industriale della Lombardia e dell’Italia e sarebbe in grado, con una giusta riqualificazione, di diventare polo di attrazione turistica e di sviluppo per l’area interessata. La sua riapertura potrebbe essere una grande occasione per rilanciare la tradizione industriale del made in Italy, oltre a rappresentare il potenziale volano della riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo, intorno alla quale ricostruire un nuovo e virtuoso sistema territoriale. Fiat si è dichiarata assolutamente disponibile e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sta valutando le prescrizioni in materia di rispetto delle caratteristiche storico-artistiche del sito. Si chiede quindi al Ministero di sapere quali siano le iniziative da intraprendersi da qui in avanti affinché venga rispettata la tempistica per fare in modo che il museo possa essere riaperto in vista di Expo, perché riteniamo che questa sia un’occasione assolutamente fondamentale; chiediamo anche che si riapra subito, proprio per seguire e raggiungere questo obiettivo, un tavolo che veda la sovrintendenza, la regione, il Ministero e il territorio, per trovare il prima possibile una soluzione.

Risposta sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Dell’Acqua:
Signor Presidente, relativamente all’interpellanza parlamentare Rampi n. 2-00510, con la quale gli onorevoli interpellanti chiedono quali iniziative intenda intraprendere questo Ministero per la riapertura del museo ubicato all’interno dell’ex stabilimento Alfa Romeo, nell’area ex Alfa di Arese, comunico quanto segue. Premetto che il Ministero è pienamente consapevole dell’importanza non solo culturale, ma anche economica e sociale del marchio Alfa Romeo, nella convinzione che il futuro di tale glorioso marchio dell’industria italiana, celebre nel mondo, sia strettamente connesso alla tutela e alla valorizzazione della sua memoria storica. Ricordo poi che il museo dell’ex stabilimento Alfa Romeo – denominato Museo Storico Alfa Romeo, situato non nel comune di Arese, ma all’interno del territorio comunale confinante di Rho (l’ambito dell’ex area industriale comprende, infatti, ben quattro comuni contermini, ovvero Arese, Garbagnate, Lainate e Rho), è compreso nel provvedimento di tutela denominato «Rho (Mi) – ex fabbrica di automobili Alfa Romeo di Arese, porzione di compendio immobiliare denominata Centro direzionale Alfa Romeo, porzione adibita a museo storico ed annessi, ovvero autofficina, centro documentazione – archivio storico, uffici direzionali, siti in viale Alfa Romeo, e censito in catasto al Foglio 1, mappale 11, parte del Comune di Rho. Museo storico Alfa Romeo e Archivio denominato centro documentazione – archivio storico Alfa Romeo». Il provvedimento di tutela… mi scuso, onorevole: purtroppo ho un abbassamento di voce e non posso fare più di così; quindi, spero che lei riesca a sentirmi. Il provvedimento di tutela è stato emanato, con decreto del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, in data 31 gennaio 2011, su istanza del comune di Arese. In forza di tale decreto, i suddetti beni sono stati dichiarati d’interesse storico particolarmente importante, ai sensi degli articoli 10, comma 3, lettere b), d) ed e), 13 e 128 comma 3, del codice dei beni culturali e del paesaggio; e, quindi, sottoposti a tutte le disposizioni di tutela previste dalla normativa specifica. In data 8 febbraio 2011, il Gruppo Fiat, proprietario tanto degli immobili quanto dei beni storico-artistici e archivistici in essi contenuti, ha dovuto procedere alla chiusura del Museo, segnalando la necessità di opere di manutenzione straordinaria. Nella primavera immediatamente successiva, il medesimo Gruppo ha presentato ricorso al TAR Lombardia avverso la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante emanata dal direttore regionale con il citato decreto del 31 gennaio 2011, per ottenerne l’annullamento. Negli ultimi tre anni, il gruppo proprietario ha intrapreso alcune operazioni di pronto intervento e ha presentato un progetto di riorganizzazione delle raccolte museali e della documentazione archivistica, oltre ad un adeguamento impiantistico dell’edificio, su cui la direzione regionale ha chiesto, con nota n. 3024 del 22 marzo 2012, alcuni chiarimenti ed integrazioni per poter procedere alla valutazione della proposta. Tengo a segnalare come il dialogo, invero non sempre facile, fra la proprietà, la direzione generale del Ministero e le amministrazioni locali abbia sempre mirato all’obiettivo di determinare gli strumenti di concertazione e di accordo utili per la valorizzazione del compendio tutelato, soprattutto in vista dell’evento Expo 2015, che si terrà a soli 7 chilometri di distanza. Nell’aprile 2013 il Gruppo Fiat diventa global partner di Expo 2015, e la Direzione regionale si attiva per auspicare un coinvolgimento del Museo storico Alfa Romeo nella sponsorizzazione del gruppo Fiat all’evento Expo 2015, scrivendo alla società Expo 2015 Spa e a tutti gli enti territoriali coinvolti, fra cui il comune di Rho, e chiedendo di valutare la riapertura e la valorizzazione del Museo, all’interno delle iniziative previste nel suddetto accordo. Successivamente il Gruppo Fiat, nel luglio 2013 chiede l’attivazione, da parte della regione Lombardia, di un tavolo di concertazione con la direzione regionale, per la valorizzazione del compendio. In tale sede il Gruppo Fiat ha proposto di attingere le risorse economiche necessarie alla realizzazione del progetto di riqualificazione del museo dall’alienazione di alcuni elementi della raccolta museale, che la società considera doppioni di modelli già presenti nella raccolta. Lo scopo della concertazione è apparso, pertanto, quello di pervenire ad una possibile revisione del provvedimento di tutela, sulla scorta della presentazione di un progetto di riqualificazione complessiva dell’area complessiva. La direzione regionale si è resa disponibile a valutare la proposta progettuale di riqualificazione dell’ex centro direzionale Alfa Romeo presentata nel tavolo di concertazione, e lo scorso gennaio 2014 è stato espresso un parere favorevole ad un primo studio di fattibilità. Tale parere è, inoltre, corredato da una serie di suggerimenti per l’approfondimento progettuale della proposta, utili per una più veloce redazione degli elaborati, proprio in vista dell’approssimarsi dell’evento Expo 2015. Tutto ciò premesso, concludo segnalando che il Ministro ha sollecitato l’amministrazione a proseguire il percorso di concertazione con la proprietà e le amministrazioni locali e ad adottare i più opportuni provvedimenti che consentano di ottenere l’obiettivo, da tutti condiviso, della riqualificazione del prestigioso museo e della sua riapertura al pubblico in tempo per l’Expo 2015.

Replica di Roberto Rampi:
Signor Presidente, direi che siamo parzialmente soddisfatti. Il punto credo sia questo: la risposta dimostra con puntualità cose che peraltro conoscevamo, che si sta seguendo con attenzione da parte del Ministero e degli organi competenti questa vicenda. Ora però noi siamo a meno di un anno dall’inizio di Expo, quindi siamo in uno di quei casi in cui la politica deve fare quel pezzo di straordinario rispetto all’ordinario che seguirebbe normalmente. Noi crediamo che su questo, anche col contributo dei parlamentari del territorio – numerosi parlamentari hanno firmato questa interpellanza – possiamo provare ad attivarci perché il territorio, i comuni del territorio, la regione facciano veramente fino in fondo la loro parte. Credo, sottosegretario, che se il Ministero vuol convocare un tavolo straordinario, un appuntamento a Milano, a Rho, possibilmente addirittura in loco, così vediamo anche materialmente le condizioni di questo museo, noi possiamo provare a dare un’accelerazione a questo processo. Credo che tutti ci auguriamo che Expo sarà un momento in cui tutto il mondo verrà in Italia ed il marchio Alfa Romeo è una di quelle ragioni per cui noi siamo noti nel mondo. Ci troviamo a 7 chilometri da Expo e sarebbe un peccato non cogliere quell’occasione. Per cui, proviamo tutti insieme a fare uno sforzo e ad accelerare i tempi, ecco mi verrebbe da dire, usiamo il marchio Alfa Romeo anche per coglierne la velocità che in questo momento davvero ci serve e diamo un’accelerazione a questo obiettivo da raggiungere. Grazie.

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