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Incontro in Regione: M5S critica Atto Integrativo Adp

27 aprile 2017 – I portavoce del Movimento 5 Stelle regionale, accompagnati dai portavoce e da alcuni attivisti dei Comuni interessati, e cioè Arese, Lainate e Garbagnate, hanno chiesto e ottenuto di incontrare i tecnici in Regione per avere maggiori informazioni in merito allo stato dell’iter e i dati ambientali e di piano relativi all’Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la riqualificazione e la reindustrializzazione dell’area ex Alfa Romeo.

“Il responsabile del procedimento – raccontano i 5 Stelle – ha spiegato che la procedura è ferma al recepimento delle osservazioni al documento di scoping 2016 da richiamare nel rapporto ambientale. Il rapporto ambientale stima sostanzialmente gli effetti del piano ed è l’ultima fase che precede l’approvazione del piano. I termini sono indicativi e si aggiornano ogni qualvolta si riunisce il Collegio di Vigilanza, e non sappiamo ancora quando e se sarà convocato il prossimo. L’approvazione dell’iter è stata fissata al 30 aprile 2017, data che tiene conto anche della scadenza del mandato del sindaco Pd di Garbagnate”.

Il Movimento 5 Stelle contesta i dati relativi alla Valutazione d’Impatto Ambientale (Via), in quanto mai aggiornati dopo il 2012, nemmeno in seguito all’entrata in esercizio del centro commerciale: “Riguardo alla Via – dicono i pentastellati – abbiamo rilevato e fatto presente che non è aggiornata allo stato di fatto dell’area, perché nel frattempo è cambiata la viabilità e c’è il centro commerciale. I dati di rilevamento dell’aria risalgono al 2012, quindi a prima delle recenti modifiche! Stando alla risposta dei tecnici non è necessario alcun aggiornamento prima della sua approvazione, perché quello in esame sarebbe solo un atto integrativo. Stando invece ai dati in nostro possesso si sono superate per numerosi giorni le soglie massime di PM10 in tutto il 2016 e già in questi primi mesi del 2017”.

Secondo quanto riporta il Movimento 5 Stelle, il responsabile del procedimento avrebbe poi introdotto alcune considerazioni sul piano, motivandone l’interesse pubblico. Gli Accordi di Programma, infatti, sono strumenti urbanistici in deroga ai Pgt a condizione che il piano sia di interesse pubblico. E nello specifico quello in fase di approvazione lo sarebbe in particolare per due ragioni. La prima è che la programmata pista da sci indoor, un investimento di circa 50 milioni di euro, viene identificata come di “interesse pubblico” in quanto sarà anche affiancata da laboratori di medicina sportiva. La seconda è che “l’interesse pubblico” sarebbe anche dovuto al verde con la quale sarà riqualificata l’area. “Ci piacerebbe – dicono lapidari i 5 Stelle – sapere che tipo di verde è previsto e su questo indagheremo”.

Il Movimento 5 Stelle ha poi cercato di approfondire anche la questione della nuova superficie di vendita prevista dall’Atto Integrativo (vedi qui): “In merito alla proposta di progetto, di cui abbiamo preso visione mediante accesso agli atti inoltrata dal portavoce in regione Silvana Carcano, sono stati richiesti maggiori dettagli circa gli operatori che intendono occupare la Grande Distribuzione Organizzata e le altre superfici di vendita previste, dato che lo riteniamo rilevante per comprendere le previsioni di traffico e le ricadute sull’inquinamento. Ma ad oggi non ci risulta ancora definito nulla in merito, tant’è che nella proposta di progetto non vi è nessun riferimento ai parcheggi e alla viabilità. Suscita perplessità e anche un po’ di ilarità il richiamo dei sindaci, durante l’ultimo Collegio di Vigilanza sulla necessità di garantire il trasporto pubblico, dato che una grande superficie di vendita come Ikea, per la tipologia di merce che vende, comporta un’utenza automunita”.

I pentastellati tornano poi sulla questione dell’impatto ambientale che avrà l’Atto Integrativo, e denunciano le tempistiche previste, che comporterebbero di avere i dati solo dopo l’approvazione del documento: “Un punto di particolare interesse su cui ci siamo soffermati sono i monitoraggi riferiti alla Vas dell’attuale centro commerciale. A oggi l’iter non si è ancora concluso in quanto i dati dei monitoraggi saranno resi disponibili dall’osservatorio ambientale tra circa due mesi. Riteniamo che la procedura di Vas dell’Atto Integrativo non possa concludersi senza prima avere l’esito dei monitoraggi e le conseguenti eventuali misure correttive. Facciamo poi notare che i monitoraggi sono effettuati dall’operatore e verificati successivamente da Arpa, che li confronta con i propri dati. Riteniamo inopportuno fare svolgere i monitoraggi dall’operatore, per il chiaro conflitto d’interessi. Sarebbe invece opportuna un’indagine a cura di un ente indipendente con finanziamento disposto dalla proprietà, con incarico affidato mediante gara pubblica. Abbiamo rilevato che a valle degli esiti di questi indispensabili monitoraggi, l’iter prevede misure correttive, ma allora, se dovesse essere necessario aumentare gli standard di verde, perché compromettere la restante superficie dell’area con altra cubatura? Il tecnico ha precisato che non si possono usare gli standard di verde per le compensazioni e qualora non vi fosse superficie disponibile si possono piantare alberi più adatti allo scopo laddove è già previsto il verde, così si risolverebbe la questione!  Data l’utilità pubblica dell’AdP attribuita al verde, il M5S ritiene necessario prima dell’approvazione, un progetto esecutivo del verde con relativo computo metrico estimativo”.

I 5 Stelle spostano poi l’attenzione sulla salute dei cittadini che abitano dei dintorni dell’area e su il possibile maggiore inquinamento dovuto al traffico potrebbe impattarvi: ”Non si può prescindere – dicono dal M5S – dalla salute dei cittadini: facciamo presente che occorre considerare la salute dei cittadini come indicatore, e questo sarebbe il vero interesse pubblico, e occorre considerare le patologie e i relativi dati statistici di malattie correlate all’inquinamento, prima e dopo l’ avvio del centro commerciale, attendendo il tempo necessario alla valutazione prima di procedere con ulteriori sviluppi commerciali o altre funzioni capaci di attrarre un bacino di utenza di scala regionale. Non basta un laboratorio di Medicina Sportiva per garantire ‘l’interesse pubblico’! Non appare possibile in tale situazione, dal punto di vista socio-economico, distinguerlo ‘dall’interessi privato’ e individuale che si contrappone al primo, inteso invece in senso più ampio come vero bene comune”.

Come noto l’Atto Integrativo prevede anche sviluppi dal punto di vista del trasporto pubblico, con un collegamento su rotaia con le stazioni ferroviarie di Garbagnate e Rho: “Ci è stato mostrato – confermano i 5 Stelle – un progetto preliminare relativo a una metro sopraelevata su piloni, il cui tracciato parte dalla stazione di Garbagnate, ferma al centro commerciale e prosegue fino a Rho Fiera. La stima economica ammonta a 184 milioni di euro, la cui disponibilità non è nelle casse di Regione Lombardia, e pertanto dovrebbe essere a carico dell’operatore, ma su questo punto non abbiamo avuto precisazioni o conferme. La stima e il progetto sono stati redatti dai professionisti messi a disposizione dall’operatore; abbiamo evidenziato come a nostro parere il tracciato favorirebbe esclusivamente gli interessi dell’operatore e non sarebbe invece in grado di intercettare poli d’interesse pubblico presenti nella zona, come ad esempio l’ospedale di Garbagnate”.

L’ultimo problema evidenziato dal M5S è quello relativo alla partecipazione dei cittadini e alla conseguente richiesta di posporre l’approvazione dell’Atto Integrativo: “Viene chiarito – concludono i pentastellati – che al termine della redazione del rapporto ambientale è previsto un forum pubblico: ma faranno in tempo in epoca di ponti per le festività e a ridosso della scadenza a organizzare il forum previsto? Troviamo inopportuno e contro le direttive europee coinvolgere i cittadini a valle dell’iter della Vas, dato che lo scopo della partecipazione è quello di fornire elementi che sfuggono ai pianificatori. A seguito di tanti aspetti che devono essere ancora approfonditi, alla necessità di illustrare il piano alla cittadinanza e ai territori coinvolti in modo adeguato, per il M5S è indispensabile il rinvio dei termini”.

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