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La minoranza “scivola” e scatena le polemiche

23 dicembre 2017 – Sta sollevando polemiche sui social network la presa di posizione dei partiti di minoranza, che giovedì sera hanno deciso di non presentarsi in Consiglio Comunale (leggi qui) con alcune motivazioni apparentemente smentite dai fatti. Dei tre punti sollevati da Lega, Forza Italia, Arese al Centro, Movimento 5 Stelle e Arese in Testa, uno in particolare si sarebbe rivelato falso: il Consiglio pare infatti sia iniziato regolarmente alle 21, come previsto e comunicato sui manifesti affissi in città, e questi ultimi riportavano regolarmente i 16 punti inseriti nell’ordine del giorno. Sull’orario, QuiArese non ha conferma diretta, non avendo potuto presenziare all’evento, mentre dei manifesti sono state diffuse su Facebook le foto che confermano la presenza dell’Odg completo. Viene quindi a cadere l’accusa della minoranza di “impedire alla cittadinanza di seguire l’adunanza in modo trasparenze e corretto”.

A parte questo “scivolone”, che ha generato una lunga serie di vivaci commenti, le prese di posizione sugli altri punti non si sono fatte attendere.

Dunque, vediamo se ho capito,” scrive l’assessore Giuseppe Augurusa: “la minoranza, di fronte a un consistente e importante numero di punti all’Odg, tra cui rilevanti questioni sul bilancio dell’ente locale e della Rsa, diserta per mancanza di adeguato tempo di approfondimento (lo stesso concesso ai consiglieri di maggioranza che però all’evidenza si documentano); considera inadeguata la riunione dei capigruppo per l’assenza degli assessori (non prevista in quanto, appunto, dei capigruppo, salvo richiesta esplicita a cui non ci siamo mai sottratti). In sostanza rinuncia a svolgere la funzione di controllo dell’attività della maggioranza governante, abdica al mandato dei cittadini che, sia pur in minoranza, li ha collocati su quegli scranni in rappresentanza delle proprie istanze; considera il Consiglio Comunale come il luogo di pura ratifica delle decisioni già assunte (mentre il consiglio comunale di novembre con la discussione su Adp ha dimostrato che c’è spazio di intesa possibile proprio nel corso della seduta). E’ legittimo, ma è anche Natale ed il ciclo elettorale, con un po’ di anticipo, sembra essere già arrivato… Noi, ovviamente, come sempre, siamo rimasti fino in fondo“.

E a chiudere in modo secco la polemica arriva il commento di Luca Nuvoli, segretario locale del Partito Democratico e consigliere: “Mi sembra una polemica sterile, propaganda, altrimenti in sede di capigruppo l’avrebbero messa in evidenza. Cosa che non mi pare abbiano fatto“.

 

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