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M5S: “Su Arese Sud amministrazione timida”

25 marzo 2014 – La revisione della convenzione per il Programma Integrato d’Intervento (Pii) relativo ad Arese Sud (leggi qui), approvata lo scorso 25 febbraio dal consiglio comunale, viene criticata dal Movimento 5 Stelle che, in estrema sintesi, sostiene che l’amministrazione avrebbe potuto ottenere molto di più in cambio delle agevolazioni finanziarie concesse al fondo Sansovino: “In merito – sostiene il Movimento 5 Stelle – alla vicenda della mega urbanizzazione di Arese Sud, va detto, lascito delle giunte Fornaro e Perferi, pare che l’ultimo consiglio comunale abbia accontentato tutti. Ma non noi del M5S. E’ vero, possiamo essere orgogliosi di avere indicato una strada, quella della riduzione del cemento, quella della revisione degli accordi, quella di trarre profitto dalla debolezza dell’immobiliare, ma la cura dimagrante non è assolutamente sufficiente. Anzitutto scopriamo che non c’è, meglio dire non c’era, ancora una forte esposizione circa gli oneri già incassati dal Comune di Arese: 3,6 milioni di euro che avrebbero potuto tranquillamente essere restituiti all’immobiliare, o essere oggetto di trattativa, viste le cospicue entrate previste dall’Accordo di Programma per l’area ex-AlfaRomeo”.

Secondo il M5S l’amministrazione avrebbe potuto essere più sostanziale nelle richieste al costruttore: “Ci interroghiamo – dicono dal M5S – sulla timidezza del nostro assessore, che aveva il coltello dalla parte del manico ma non ha sfruttato a dovere la sua posizione di forza: ha ottenuto la classe energetica A al posto della B, ha ottenuto il mantenimento delle opere compensative, ha ottenuto la riduzione di 50 appartamenti circa, con le palazzine che saranno 13 anziché 15. E questa sarebbe la cura dimagrante? Si poteva e si doveva osare il colpaccio, bisognava rivedere gli accordi da capo, proporre una soluzione progettuale diversa, come quella da noi ipotizzata, con un intervento di nuova concezione che puntasse all’eccellenza dell’edilizia, in modo da rendere interessante la proposta per l’immobiliare il cui scopo è, ovviamente, vendere nonostante il periodo di crisi nera”.

In che direzione avrebbero dovuto quindi andare, secondo il M5S, le modifiche alla convenzione: “Si sarebbe dovuto pensare – spiegano i pentastellati – a un’edilizia di nuova concezione con elevati livelli prestazionali in tutti sensi: energetici, rapporto col verde, vivibilità urbana e via dicendo. Si sarebbe dovuti arrivare a una riduzione del costruito almeno del 50 per cento, anche a scapito di qualche alloggio in edilizia convenzionata, una vera fissazione per il Pd, che forse non sa che esistono altri modi per soddisfare la fame di casa, come quelli già allo studio del gruppo parlamentare del M5S alla Camera. Si sarebbe dovuta portare avanti l’annessione di gran parte dell’area al Parco delle Groane, anziché la creazione di un parchetto urbano, con la creazione di funzioni e di strutture a servizio del Parco delle Groane, per esempio la Porta del Parco. Concludiamo unendoci a una cittadina di Arese che intervistata da un quotidiano ha detto: Cosa cambia? Al posto di un’area verde ci troveremo comunque nuove case e palazzi”.

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