13 maggio 2014 – Quasi in contemporanea a Passaparola (leggi qui) anche il Patto Civico ha commentato la manifestazione di sabato scorso, con un intervento dei segretari o portavoce dei partiti che compongono la colazione: Luca Nuvoli per il Pd, Mauro Aggugini per il Forum, Antonella Omini per Unione Italiana e Achille Vegetti per Sel. Interventi dai toni e dalle argomentazioni diverse, ma che vanno tutti nella stessa direzione. Luca Nuvoli offre una lettura politica dei fatti: “I seguaci della precedente amministrazione – sostiene il segretario del Partito Democratico – che si nascondevano dietro a Passaparola, sono alla fine usciti allo scoperto. Mescolati ai cittadini, c’erano i protagonisti del fallimento delle giunte Fornaro e Ravelli. Con quella marcia verso l’ingresso del Comune hanno dimostrato alla città l’unica cosa alla quale realmente mirano: rientrare nel palazzo comunale per riprendersi le poltrone che i cittadini gli hanno tolto con le elezioni del maggio scorso. Ormai è chiaro: la viabilità in tutto ciò non c’entra un bel niente, è un puro pretesto per un attacco politico all’amministrazione di Arese che, finalmente, sta smontando pezzo dopo pezzo il vecchio sistema che ha gestito per vent’anni la cosa pubblica”.
Marco Aggugini reitera, invece, le accuse contenute nel comunicato dell’amministrazione: “Siamo sconcertati – dice il portavoce del Forum – per l’attacco scomposto che pochi esagitati hanno portato contro l’istituzione comunale. È un peccato perché la manifestazione, fino a quel momento, si è svolta pacificamente. Ma questo è un segnale inquietante e mostra che, dietro la buona fede dei cittadini, Passaparola ha ben altre intenzioni. Del resto, i cittadini ce lo avevano domandato, spiazzati: cosa ci fa un’ex-candidato sindaco ed ex-assessore, in Passaparola? E come mai a Passaparola viene invitato il vice-coordinatore provinciale di Forza Italia, Fabio Altitonante? Ma non era un movimento apolitico? Noi crediamo che gli Aresini comincino a capire e la scarsa adesione alla manifestazione organizzata, nonostante un notevole impiego di risorse, non fa che dimostrarlo. Invitiamo i cittadini a documentarsi in autonomia. Il progetto ha solide basi, siamo cittadini di Arese e non lo avremmo difeso altrimenti”.
Sulla stessa linea di Aggugini si è espressa Antonella Omini: “La Arese che conosciamo – sostiene il segretario di Ui – non può accettare simili degenerazioni: sabato in piazza, in mezzo ai cittadini di Arese che legittimamente protestavano ed esprimevano la propria opinione, abbiamo assistito a uno spettacolo davvero indecoroso. La nostra forza politica, espressione di centro-destra, ha scelto l’anno scorso di far parte del Patto Civico, ha dato fiducia e sostiene Michela Palestra per migliorare la qualità della vita della nostra città. Stiamo vincendo questa sfida, crediamo in questo progetto e non capiamo a che pro gli animatori di Passaparola stiano mettendo in piedi una manovra politica per tentare di mettere in difficoltà questa giunta”.
Più politico e di carattere generale il commento di Achille Vegetti: “La giunta – dice il segretario di Sel – prosegua senza indugio a realizzare il piano che tutti noi sosteniamo con convinzione. Riteniamo che la politica debba fare le scelte che le competono; spetta poi ai tecnici tradurle in atti e azioni. Troviamo veramente singolare che un gruppo di persone siano diventati all’improvviso super tecnici e che si mettano ad insegnare a chi si occupa di traffico per professione da anni come si progetta una rotonda, il grado di entrata nella rotonda stessa e quant’altro”.
Nella giornata di ieri, infine, è tornata a esprimersi, dopo il comunicato di sabato, anche l’amministrazione comunale. Con poche righe a integrazione di quanto già affermato la giunta rende noto che l’amministrazione non ha mai querelato e mai querelerà alcun cittadino. Non viene comunque escluso il ricorso alla magistratura da parte dei singoli a livello personale: “Ci teniamo a precisare – scrive la giunta – che nessun cittadino è stato o sarà mai querelato da questa amministrazione per avere espresso o manifestato dissenso e critica rispetto l’azione amministrativa. La diffamazione personale però è, e resta, altra cosa. Gli attacchi subiti, e denunciati da questa giunta, nulla hanno a che vedere con argomenti relativi alla viabilità o ad altre tematiche legate all’esercizio della funzione di amministratori pubblici”.
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese