11 ottobre 2016 – Il sindaco di Arese, Michela Palestra, è stata rieletta al consiglio metropolitano della città di Milano. L’ufficialità si è avuta nella giornata di ieri, una volta terminate le operazioni di spoglio delle schede. A votare erano chiamati 2.025 elettori, ovvero tutti i sindaci e i consiglieri comunali delle 134 città che compongono la città metropolitana di Milano. L’affluenza alle urne si è attestata al 74,6 per cento. A livello di lista le elezioni sono state vinte dal centrosinistra, che ha ottenuto la maggioranza dei seggi, totalizzandone 14 sul totale dei 24 del consiglio metropolitano. La lista di riferimento del centrodestra ha ottenuto 6 seggi, quella della Lega Nord 2 mentre il Movimento 5 Stelle e la lista civica La città dei Comuni hanno ottenuto un seggio a testa. Nella nostra zona è stato eletto anche il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo, che è risultato il secondo più votato nella lista di centrosinistra.
Per Michela Palestra quello che va a iniziare sarà il secondo mandato come consigliere della città metropolitana, in quanto era già stata eletta alla carica nel settembre 2014, quando vennero definiti i primi consigli metropolitani. Nel mandato appena scaduto il sindaco di Arese è stata nominata anche consigliere delegato (l’equivalente di assessore) alla Programmazione rete scolastica ed edilizia istituzionale e ai parchi di interesse metropolitano. Palestra è anche presidente del Parco Agricolo Sud Milano.
“Credo – commenta Palestra – che questo secondo mandato sia in generale il più importante e strategico per il futuro della città metropolitana. Il consiglio eletto nel 2014, il primo dopo l’entrata in vigore della legge Del Rio, non aveva infatti nessuno strumento che gli permettesse di operare per obiettivi. In primo luogo perché si trattava di un’istituzione di nuovissima costituzione e in secondo luogo perché il sindaco metropolitano uscente, Giuseppe Pisapia, si era da subito dichiarato poco convinto di ricoprire la carica. Giuseppe Sala, invece, oltre ad avere un altro approccio alla carica, dispone da subito di buona parte degli elementi per svolgere il suo ruolo, come ad esempio uno statuto e una serie di elementi di indirizzo. Credo quindi che oggi ci siano tutte le basi per fare emergere le potenzialità della città metropolitana, compresa la presenza di elementi legislativi determinati dalla Regione che saranno fondamentali per una serie di passaggi propedeutici a favore della città metropolitana”.
Le elezioni al consiglio metropolitano sono definite di “secondo livello”, in quanto alle urne non sono chiamati direttamente i cittadini residenti nei Comuni della città metropolitana ma i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Il consiglio metropolitano rimane in carica sino al termine del mandato amministrativo del Comune capoluogo, e cioè nel nostro caso di Milano. Quello appena eletto è il secondo consiglio della città metropolitana di Milano, con il primo che era rimasto in carica da fine 2014, ovvero dalla data di costituzione delle prime città metropolitane, fino a oggi, con la sua fine determinata dalle elezioni comunali 2016 che hanno rinnovato il consiglio comunale della città di Milano. I consiglieri eletti e i consiglieri delegati della città metropolitana di Milano prestano la loro attività a titolo gratuito, non essendo previsto dallo statuto nessun compenso o gettone di presenza.
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