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Mozioni stralciate, ci sarà consiglio dedicato

21 maggio 2014 – Alla fine le mozioni sono state stralciate dall’ordine del giorno di ieri sera e sarà loro riservato un consiglio comunale dedicato. La decisione finale è però arrivata dopo una certa battaglia in aula, come ci si poteva attendere dalle dichiarazioni di alcuni esponenti delle minoranze successive alla capigruppo di settimana scorsa, e dopo che Andrea Miragoli di Forza Italia e Luigi Muratori di Arese in Testa avevano abbandonato l’aula per protesta, per non farci ritorno nemmeno dopo la soluzione mediativa. Ma andiamo con ordine. Al termine della discussione delle nove interrogazioni all’Odg (delle quali vi daremo via via conto nei prossimi giorni), Muratori propone che “nel rispetto dei cittadini presenti” sia anticipato il punto 11 all’ordine del giorno, vale a dire la mozione presentata da Laura Antimiani del Movimento Cinque Stelle che chiede l’impegno a indire un referendum consultivo sul tema della viabilità. Il presidente del consiglio comunale Veronica Cerea spiega che la scelta della posizione delle mozioni è anche legata al fatto che in aula sono presenti dipendenti comunali e membri del Cda dell’Azienda Speciale Gallazzi Vismara che dovranno intervenire con le loro presentazioni e che si è cercato di agevolare evitando che queste andassero a notte inoltrata.

Spiegazione che però non è accettata in particolare dai gruppi consiliari di Arese in Testa, Arese al Centro, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Tanto che sul punto si consuma lo strappo con parte delle opposizioni, con Miragoli e Muratori che abbandonano l’aula. In particolare Miragoli lo fa con un intervento dai toni piuttosto duri, nel quale accusa il Pd di avere presentato appositamente tre interrogazioni “inutili e utili solo a perdere tempo”, in maniera tale da spostare ulteriormente in là le mozioni. “Se questa e la vostra linea – dice Miragoli rivolgendosi alla maggioranza – ritengo inutile rimanere in questo consiglio comunale”. Accuse quelle sulle interrogazioni, sdegnosamente respinte da Paola Pandolfi del Partito Democratico: “Le mie interrogazioni – replica il consigliere Pd – hanno preso pochissimo tempo. Noi non siamo mai entrati nel merito delle interrogazioni degli altri gruppi e non tollero che Miragoli lo faccia con le mie, mancando di rispetto ai consiglieri che sono seduti qui. Stiamo parlando di tasse e se qualcuno preferisce lo show mediatico che sento alle mie spalle (riferito al pubblico che rumoreggia ndr) va bene. La macchina amministrativa non sono solo le rotonde e se queste sono così importanti state qui con noi fino alle tre di notte”.

Muratori dal canto suo l’aula la abbandona quando viene respinta ai voti la sua richiesta di anticipare il punto 11: “Non comprendo – dichiara il consigliere di Arese in Testa – quale timore abbiate ad anticipare questo punto. Non riesco proprio a capirlo. O lo votiamo senza fare tante chiacchiere o ognuno si assumerà le sue responsabilità politiche votando contro la mia proposta”. In tutto questo si è anche registrato un vivace scambio di battute tra Antimiani e Cerea, susseguente a un intervento del consigliere a 5 Stelle. “Le mozioni – ha attaccato Antimiani – non sono come è stato detto in capigruppo un’inutile vetrina. La presidenza del consiglio non è super partes come dovrebbe essere”. Accuse respinte da Cerea: “La capigruppo – ha ribattuto il presidente del consiglio – è consultiva; la decisione sull’Odg è una prerogativa del presidente. Proprio perché sono imparziale accetto però la riproposizione di quanto già votato in capigruppo. Sottolineo però di non avere mai detto che le mozioni sono un’inutile vetrina. Ho detto che a volte se ne fa un utilizzo sovrastimato rispetto ad altri strumenti. Ma non ho comunque mai messo in discussione il fatto che ogni consigliere scelga le metodologie che ritiene più utili”.

La mediazione arriva, infine, sulla proposta di Bettinardi, Antimiani e Turconi di stralciare le mozioni e di dedicare loro un consiglio comunale da tenersi quanto prima, votata e approvata all’unanimità, con la sola astensione di Cerea. Ora si tratterà quindi di trovare una data adeguata, alla quale sia libero l’auditorium, che permetta la presenza del maggior numero di consiglieri e sia sufficientemente vicina. Con la sintesi di queste necessità che non sembra essere così semplice.

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