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Muratori: “Tema lavoro non può attendere”

14 marzo 2014 – Il lavoro e il rilancio economico e occupazionale della nostra zona sono stati i temi sui quali ha fatto le sue ultime proposte in consiglio comunale Luigi Muratori di Arese in Testa. Che non è però rimasto soddisfatto né dalle risposte ricevute dalla giunta né dal piano presentato dall’assessore Giuseppe Augurusa per il reinsediamento produttivo nell’area ex Alfa (leggi qui). “Purtroppo – dice Muratori – il cambiamento d’aria nel modo di fare politica ad Arese, tanto annunciato dal sindaco Palestra nella passata campagna elettorale, non si è realizzato. Le dichiarazioni di delusione di tanti suoi elettori, per le promesse non mantenute, parlano chiaro. Per il rilancio sul nostro territorio dell’economia e del lavoro, questa giunta si è ispirata ad Aspettando Godot, cioè meglio aspettare un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, come la realizzazione dell’Accordo di Programma per l’ex Area Alfa, come i due barboni che si limitano ad aspettare sulla panchina invece di avviarsi incontro a Godot”.

Secondo Muratori, che fa riferimento anche alle mozioni da lui presentate in consiglio comunale, chi è in difficoltà non può aspettare il completamento dell’Adp, ma necessita di azioni nell’immediato: “Si ipotizza sul futuro dell’area ex Alfa – sostiene il consigliere di Arese in Testa – si integra l’Accordo di Programma in attesa della sua attuazione, ma nell’immediato, per il rilancio dell’occupazione e per favorire l’economia ad Arese, non viene adottata nessuna misura concreta da questa amministrazione, mentre per molti cittadini aresini dilaga lo sconforto e la frustrazione. Quando, infatti, verrà attuato l’Adp, si parla minimo tre anni ma potrebbero essere molti di più, sicuramente per molti sarà troppo tardi. Eppure le iniziative e la voglia da parte dei cittadini di ripartire ci sono, gl’imprenditori della zona si sono già organizzati, ma da parte di questa amministrazione, invece di sostenerli ed incoraggiarli, alcuna idea o progetto serio viene proposto, anzi, in continuità con le più classiche logiche di partito, qualsiasi iniziativa che non provenga da questa maggioranza, deve essere respinta tout court. A tal proposito, fa specie, vedere come questa maggioranza ha emendato le mozioni delle opposizioni per snaturarne lo scopo di chi le aveva proposte, mostrando una profonda mancanza di rispetto per queste ultime, proprio da chi, per anni si è vantato di essere il paladino dei diritti delle minoranze”.

Il consigliere di Arese in Testa sostiene poi che, al di la dell’Adp, le posizioni attendiste rischino di far perdere altre opportunità, come quelle legate a Expo: “E’ buffo – prosegue Muratori – vedere come il Patto Civico e il sindaco da una parte dichiarino che l’Adp purtroppo è un eredità dalle precedenti amministrazioni, e dall’altra lo presentino come unica opportunità per lo sviluppo dell’economia e del lavoro sul nostro territorio. Hanno costruito la loro campagna elettorale contro l’Adp e il centro commerciale e oggi l’unica soluzione risulta essere ciò cui hanno sempre remato contro? Ma allora dov’è questo cambiamento promesso dal sindaco Palestra? Dov’è andato a finire quel diverso modo di fare politica tanto decantato da questa maggioranza alle elezioni? Quali iniziative sono state a tutt’oggi adottate per intercettare i quasi 12 milioni di persone che arriveranno per l’Expo?”.

La chiusura di Muratori è per gli operai ex Innova Service: “Impedire l’intervento dei lavoratori dell’ex Innova Service in consiglio comunale – conclude Muratori – da parte di una giunta di sinistra ha del clamoroso, pensando che fu, invece, a suo tempo, permesso dalla precedente giunta di centrodestra. All’incontro con le loro rappresentanze, tra l’altro, le loro richieste erano solo quelle di ottenere che il Comune di Arese si schierasse sulla stampa, nei tavoli e nelle sedi preposte chiaramente e formalmente a loro favore, facendo pesare il suo peso politico e contrattuale, invece che defilarsi come semplice mediatore tra le parti in causa, appiattendosi sulle posizioni dettate da Tea. Io credo che un’amministrazione avrebbe potuto fare di più, convocando per esempio un tavolo con gli altri Comuni della zona che comunque sono a loro volta coinvolti nel problema e che, tutti insieme, avrebbero potuto attivarsi per arrivare finalmente alla sua risoluzione”.

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