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Ravelli: “Né apparentamenti né faccia a faccia”

10 maggio 2012 – Nessun apparentamento. E’ perentorio Pietro Ravelli nell’indicare quale sarà il percorso verso il ballottaggio: “Innanzitutto – dice il candidato di Aresefuturo – vorrei ringraziare gli elettori per la fiducia che mi hanno dato. La nostra scelta è molto netta: non faremo alcun apparentamento né accordo spartitorio con nessuna delle forze politiche escluse dal ballottaggio. Abbiamo chiesto il voto ai cittadini presentandoci come forza indipendente dai partiti, e dai condizionamenti esterni, e non possiamo certamente vendere questa scelta di libertà e di autonomia per qualche voto in più. Il risultato delle elezioni, con la forte emorragia di voti che ha caratterizzato i partiti storici è molto chiaro. I cittadini sono stufi del trasformismo, dell’occupazione del potere a tutti i costi e comunque, dei riti consumati nei palazzi e della lottizzazione di assessorati e poltrone. Ci chiedono scelte coraggiose, chiare e coerenti. Abbiamo fatto una campagna elettorale presentandoci in alternativa rispetto agli altri candidati, e non vedo come da un giorno all’altro si possa far finta di niente e trovare un accordo in fretta e furia”.

Contatti da una parte e dall’altra, come conferma il presidente di Aresefuturo Andrea Costantino ce ne sono stati: “E’ normale sentirsi dopo il voto con le altre forze politiche. Noi comunque siamo stati chiari con tutti nel dire con decisione che non eravamo alla ricerca di apparentamenti o alleanze per il secondo turno”. Costantino analizza anche il risultato del voto: “Il 29,90% ottenuto da Ravelli, con un distacco di meno di quattro punti dal candidato del centrosinistra Augurusa, è stato un vero e proprio terremoto elettorale. Sommando poi i voti delle due liste gemelle Aresefuturo e Insieme per Arese (26,53%) risulta che siamo la prima forza politica di Arese”. Sulla strategia per colmare il gap con Augurusa, Ravelli e le due liste che lo sostengono hanno le idee chiare: “Puntiamo – dice Costantino – a recuperare il voto di chi al primo turno si è astenuto, continuando nella nostra strategia che prevede incontri con piccoli gruppi familiari di una quindicina di persone. Nei colloqui che ho avuto in questi giorni con alcuni elettori che avevano scelto di non andare a votare, mi sono reso conto che non tutti ci conoscevano e conoscevano il cambiamento che rappresentiamo. La nostra strategia sarà quindi quella di proseguire con questa metodologia per portare alle urne chi al primo turno non ha votato perché sfiduciato dalla politica tradizionale e dai partiti”.

Nel discorso delle strategie rientra anche la rinuncia di Ravelli al faccia a faccia con Augurusa, che era stato organizzato da QuiArese e dal Laboratorio di Ricerca per la Politica per il prossimo 15 maggio e che in un primo momento aveva avuto l’adesione del candidato di Aresefuturo: “E’ una questione di strategia – spiega Costantino – perché in queste settimane ci siamo resi conto che contano di più gli incontri con piccoli gruppi di persone. Il nostro è un esperimento e ci sta comunque già dando delle gratificazioni. Se Ravelli dovesse essere eletto continueremo su questa strada”. Oltre a questa motivazione ce n’è però un’altra che coinvolge direttamente noi di QuiArese: “Voi – dice il presidente di Aresefuturo tirando fuori una vecchia foto del nostro direttore responsabile Paolo Galvani quando tre anni fa era candidato in una lista civica in appoggio ad Augurusa – siete un organo politicamente schierato e militante e quindi non ci sentiamo tutelati. Anche nel precedente incontro con i 7 candidati, Augurusa ha potuto superare i limiti di tempo assegnati senza che voi interveniste”. Chiaramente non concordiamo con Costantino e, anche riguardando i filmati della serata, non ci sembra che questo sia accaduto. Così come non concordiamo con il centrosinistra quando ci accusa di essere vicini al centrodestra, con il centrodestra quando sostiene la nostra vicinanza con il centrosinistra e con un lettore che riteneva fossimo pro Muratori. Altrettanto chiaramente non prendiamo posizione, perché è legittimo che ognuno dia le letture che ritiene più opportune e, soprattutto, perché il nostro ruolo è quello di fare informazione. Cosa che, ovviamente, continueremo a fare senza condizionamenti e passando di volta in volta per quelli che sono di destra, di sinistra, di centro o di una qualche lista civica.

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