19 marzo 2014 – Anche Arese al Centro e Arese la Città che Vogliamo, le liste rappresentate in consiglio comunale da Giuseppe Bettinardi e Carlo Giudici, si inseriscono nel dibattito sulla nuova viabilità con questo documento diffuso nella serata di ieri.
Sempre apprezzabile ricevere informazioni da parte dell’Amministrazione Comunale, sugli sviluppi relativi al tema viabilistico della nostra città, ma proprio grazie alle dichiarazioni rilasciate e di seguito riportate, aumenta in noi e in molti cittadini una forte preoccupazione. Ha detto l’Amministrazione: “Noi non crediamo che la tangenzialina sia la soluzione al traffico di attraversamento che potrebbe interessare Arese. Intendiamo governarlo diversamente”; “Le scelte portate avanti sono a tutela dei cittadini a fronte di decisioni prese sull’ex Alfa precedentemente le cui conseguenze noi ci troviamo a gestire e a intervenire sul tema della sicurezza prima dell’arrivo di Expo e del centro Commerciale”; “Concordiamo che la strada che passa per Terrazzano vada messa in sicurezza ma non vogliamo che questa diventi , in mancanza di previsti sbocchi, un percorso alternativo di attraversamento di Arese. Per questa ragione Arese, nella procedura di Vas della Provincia , ha dato parere favorevole subordinato alla realizzazione della variante varesina”; “Entro gennaio 2014 il progetto definitivo sulla viabilità”.
Siamo a marzo 2014 e nessun documento o progetto definitivo è stato presentato, anche solo ufficiosamente, sia per mera competenza alla Commissione Urbanistica o al Consiglio Comunale. Il lavoro continua in sordina, senza rendere edotti i rappresentanti eletti. La città si riempie di cartelli di contestazione è la consapevolezza aumenta giorno dopo giorno nei cittadini. A questo punto crediamo opportuno e doveroso ricordare alcuni fatti che hanno caratterizzato la nostra azione sul tema viabilità, il cosiddetto progetto Pavone poi diventato progetto Palestra, nonostante l’avversità dell’allora candidato a sindaco in campagna elettorale. A tutti i cittadini ribadiamo la nostra avversità all’attuale progetto viabilistico, sia in campagna elettorale, sia ora in consiglio comunale, dove abbiamo fatto proposte alternative e promosso discussioni nei tavoli istituzionali, cercando di sensibilizzare e scoraggiare con giuste motivazioni le attuali decisioni. Ricordiamo inoltre che nel nostro Programma Elettorale 2013 ci impegnavamo in caso di elezione a “Ritornare da subito a essere presenti e operativi sui tavoli sovraccomunali, per concorrere alle decisioni e non subire le scelte per la nuova viabilità territoriale indispensabile al nostro Comune…”.
Diversamente il sindaco e l’assessore di Rho componente e promotore del Comitato Difendiamo Arese, forse era meglio chiamarlo Difendiamo Rho, hanno lapidariamente affermato che il progetto viabilità Pavone poi diventato Palestra non si tocca e non si pensa di tornare ad ipotesi alternative o alla tangenzialina. Hanno però confermato che una tangenziale si farà, ma solo quella che salverà Terrazzano dal traffico di attraversamento, scaricandolo su via Gran Paradiso di Arese. Nell’intervento del capogruppo Bettinardi, in occasione dell’insediamento del sindaco Palestra, tra le molte cose dette, veniva particolarmente auspicato un immediato confronto del neo sindaco aresino con il collega rhodense, onde definire la vicenda tangenzialina, considerata la precedente condivisione del Comune di Rho. Purtroppo solo ora comprendiamo che con amministrazioni che dialogano con lo stesso linguaggio fanno marcia indietro, e dopo tanta opposizione non vogliono assecondare le decisioni precedentemente assunte e negano l’evidenza dei dati e dei problemi.
Il 14 novembre 2013 con protocollo 26523 Arese al Centro e Arese la Città che Vogliamo depositavano un documento-progetto sulla viabilità aresina, che recuperava la proposta della tangenzialina, superando le criticità contenute nel progetto dell’amministrazione Palestra. Il documento sollecitava, inoltre, la costituzione urgente di un tavolo tecnico con il Comune di Rho e successivamente, per le conclusioni, il coinvolgimento del Collegio di Vigilanza dell’Adp, per l’attuazione e riproposizione della nuova variante auspicata. Il Progetto e le considerazioni puntuali sulle ragioni della riproposizione della nostra idea sulla viabilità le abbiamo ribadite ed espresse anche sul nostro giornale La Piazza, distribuito a Natale a oltre 7 mila famiglie aresine. Data la nostra dichiarata disponibilità, ci attendevamo una convocazione dal sindaco Palestra, quantomeno per un confronto aperto sul tema. Invece, in data 12.12.2013, abbiamo ricevuto una lettera a firma del vicesindaco Ioli e del sindaco Michela Palestra che a dir poco in sterile burocratese, criticava la proposta protocollata non ritenendola in sintonia con la loro volontà applicativa, ritenendo la loro soluzione unica meritevole di attenzione. Siamo delusi e preoccupati sempre più.
Arese al Centro e Arese la Città che Vogliamo, presenti con due consiglieri in consiglio comunale non mancano a ogni occasione, di sollecitare soluzioni diverse, mediante anche circostanziati interventi. Siamo convinti che determinate decisioni per soluzioni serie ai problemi della città, non si prendono a “dispetto” delle precedenti amministrazioni ma si prendono anche accettando il parere di chi, unitamente a quattro Comuni afferenti al territorio ex Alfa Romeo, hanno approvato un disegno per una viabilità che consentiva di salvaguardare le nostre città dal traffico di attraversamento, dannosissimo per la sicurezza e la salute dei cittadini. Cambiare idea o comunque modificarla non è un reato, un reato è la presunzione di avere la soluzione, adducendo motivazioni non veritiere, farci credere che o si spendono 7,4 milioni di euro per dossi, rotonde e via dicendo o si perdono i finanziamenti. Noi rispondiamo balle e solo balle, ma restiamo fiduciosi per un sereno confronto che ci permetta di dare anche il nostro contributo alla soluzione del problema viabilità.
In definitiva chiediamo:
a) Ripensare il progetto sulla viabilità cittadina riducendo all’indispensabile il numero delle rotonde;
b) Eliminare tutti i costi previsti per il restringimento delle corsie delle strade e ridurre il numero dei dossi;
c) Utilizzare il risparmio economico conseguente quale cifra che integra le risorse ancora esistenti messe a disposizione dai proprietari dell’area ex Alfa Romeo, per realizzare la tangenzialina, che renderebbe Arese la città che tutti desideriamo;
d) Portare infine tutte queste modifiche sul tavolo del Collegio di Vigilanza per l’attuazione dell’Adp, certi che sicuramente troverebbero l’adesione degli altri partecipanti (Lainate, Provincia e Regione).
Il sindaco di Arese si deve ricordare di essere in prima persona responsabile della salute dei cittadini: basterebbe solo questa riflessione per riconsiderare quanto abbiamo proposto. Una nuova strada costruita in semitrincea con soluzioni atte a eliminare o ridurre i rumori emessi dal traffico autostradale, migliorare l’inquinamento “visivo” del sito con fitta vegetazione, prevedendo l’interramento della tangenziale nel tratto a ridosso dell’abitato di Arese, con l’utilizzo anche del sedime stradale dell’attuale uscita autostradale, in dismissione. Le soluzioni esistono, basta volerlo.
Arese al Centro e Arese la Città che Vogliamo
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