11 dicembre 2013 – Proseguiamo nella pubblicazione degli interventi effettuati durante il consiglio comunale di ieri sera, che ci stanno arrivando in queste ore. Di seguito quello del sindaco Michela Palestra.
Buonasera a tutti,
grazie per essere venuti e aver raccolto l’invito al confronto. Stasera arricchiamo di un altro pezzo il processo di informazione e coinvolgimento del Consiglio comunale e della cittadinanza sul progetto di modifica della viabilità cittadina. Un percorso mai seguito prima che:
– è iniziato il 18 settembre con una serata pubblica in auditorium in cui abbiamo mostrato il progetto che era stato da poco preso in mano da questa Amministrazione
– è poi seguito un incontro il 3 ottobre con i capigruppo, con una presentazione informale del progetto ancora in una fase di rielaborazione iniziale
– proseguito il 23 novembre con una giornata intera dove il Comune è rimasto aperto per 8 ore ininterrottamente per spiegare la visione dell’intervento e tutti i punti in cui sono previsti cambiamenti. La giornata ha riscosso un successo incredibile con più di 1.000 persone venute a informarsi
– E oggi, 10 dicembre, Consiglio comunale aperto in cui coglieremo l’occasione per spiegare nuovamente le tracce fondamentali del progetto, ci sarà la restituzione dell’esito dei questionari e soprattutto verrà lasciato spazio al dibattito.
Questa Amministrazione si trova a gestire un accordo di programma dell’area ex Alfa Romeo, firmato durante il commissariamento, è bene ricordarlo, e quello che possiamo fare è gestire gli accordi presi, che non si cancellano, con l’ambizione di trasformarli in opportunità su due fronti: merito e metodo.
– sul piano del merito del progetto che, grazie all’impronta progettuale che abbiamo dato in questi 6 mesi, è un progetto diverso da quello che abbiamo ereditato, è un progetto in cui crediamo, volto a disincentivare il traffico di attraversamento, mettere in sicurezza le nostre strade, sostenere la mobilità dolce introducendo piste ciclabili e favorendo il trasporto pubblico. Stiamo perseguendo esattamente quello che ci eravamo prefissi come obiettivo.- sul piano del metodo, perché ribadisco, nessuna altra Amministrazione aveva coinvolto i cittadini presentando un progetto ancora in fase di definizione, aprendosi anche ad accogliere critiche, ma anche suggerimenti e migliorie. Chiunque sia venuto a chiedere spiegazioni, esprimere perplessità è stato accolto, questa Amministrazione non si sottrae al confronto e al dialogo, chiede solo di farlo nei modi e nelle sedi opportune.
Per questa ragione abbiamo declinato l’invito alle serata pubblica di giovedì prossimo, ritenendo il Consiglio comunale la sede preposta al dialogo fra istituzioni, rappresentanti dei cittadini e cittadini stessi. Essendo state diverse le occasioni per sottoporre all’Amministrazione osservazioni e proposte, riteniamo che sia corretto che le considerazioni sul progetto possano emergere in questa sede.
E veniamo al progetto. Gli interventi che si realizzeranno sono finanziati attraverso l’accordo di programma, firmato un anno fa, con cui si definisce la realizzazione di un centro commerciale sull’area ex Alfa, ma non hanno un’utilità diretta con il centro commerciale. Il progetto oggi ha un chiaro scopo di migliorare la nostra viabilità cittadina e metterla in sicurezza. Nel verbale del collegio di vigilanza, il documento che destina queste risorse per Arese alla viabilità, circa 7,4 milioni di euro, è allegato un progetto che identifica l’area di intervento vincolandola agli assi Resegone, Sempione, Nuvolari, Gran Paradiso. L’utilizzo di quei soldi è vincolato a questi assi.
Siamo tutti d’accordo che Arese è bella, ma forse dobbiamo riflettere meglio e domandarci se non c’è bisogno di fare nulla. I viali su cui ci accingiamo a intervenire sono oggi una strada a due corsie, ad alta velocità di percorrenza, con qualche semaforo, caratterizzata da lunghi rettifili, dove le macchine spesso corrono veloci. Sono queste le strade su cui si sono verificati incidenti gravi sul nostro territorio. Se non adeguiamo le nostre strade e non le rendiamo sicure, commettiamo sicuramente un errore. Voglio usare un paradosso: pensare di rinunciare a un’opportunità del genere, che ci permette una riqualificazione della nostre strade interne, è come rinunciare a ristrutturare la casa in attesa di definire dove metterò il quadro. Devo iniziare a sistemare la viabilità di Arese, prima che si insedi il centro commerciale e poi ci sono due anni per definire dettagli… telecamere, introduzione di zone a traffico limitato, semafori a chiamata, per esempio.
Migliorare si può e si deve, è un dovere degli amministratori, questo progetto per come si presenta oggi è mirato a mettere in sicurezza dei viali stradali, introduce piste ciclabili dove non ci sono e ne migliora la percorribilità in molti tratti, favorisce il trasporto pubblico introducendo una corsia dedicata, agendo in una direzione in cui crediamo fortemente. Oggi abbiamo la possibilità di intervenire sul nostro territorio. Il miglioramento avviene a prescindere dal centro commerciale. Fin dal 2008 era stata evidenziata la necessità di intervenire su questi viali.
Dobbiamo guardare questo intervento rispetto ai nostri bisogni, non in funzione del centro commerciale, sarà quindi più chiaro che la bontà del progetto è a prescindere. Rimanere in una situazione conservativa non ci aiuta, l’immobilismo non è una soluzione, il centro commerciale arriva e non possiamo essere fermi di fronte a quello che succederà, anche se non abbiamo scelto di averlo né voi, né noi. Se rimaniamo immobili, gli effetti peggiorativi si avranno in ogni caso.
Nessuno nega che l’insediamento del centro commerciale porterà traffico, ma ci sono interventi sovra-comunali che sono stati studiati e che mitigheranno l’effetto del traffico e lo sposteranno all’esterno dell’abitato. Ci troviamo a gestire questa situazione che non abbiamo determinato, è necessario che ci sia una presa di coscienza, analogamente a quello che abbiamo fatto noi, prendendo in mano l’eredità che ci è stata lasciata. Abbiamo la precisa responsabilità di tutelare il nostro territorio, crediamo fortemente che il progetto così come rielaborato da questa Amministrazione, risponda a questa necessità. È evidente che il tema è sentito e c’è un coinvolgimento della popolazione, diversamente dal passato. È necessario non essere aprioristicamente contro e non farsi prendere dalla paura dei cambiamenti: il cambiamento può e deve essere fonte di miglioramento.
Se dopo questa sera permanessero dei dubbi, vi invitiamo a contattarci per fissare un incontro e saremo lieti di rispondere a tutte le domande che vorrete porre, come a oggi è stato garantito a tutti i cittadini.
Michela Palestra
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