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Viabilità: l’intervento di Laura Antimiani

12 dicembre 2013 – Proseguiamo con la pubblicazione degli interventi fatti nel corso del consiglio comunale aperto dello scorso 10 dicembre. Quello che segue è l’intervento del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Laura Antimiani.

Questa sera il consiglio comunale è un’adunanza aperta, una occasione importante per poter sentire la voce dei cittadini. Ho quindi preparato un intervento breve, di circa 3 minuti. Poiché dispongo di 8 minuti, metto il tempo restante a disposizione del pubblico: leggerò le osservazioni o le domande dei cittadini che vorranno portarmele. Se qualcuno dei presenti nel pubblico vuole già portarmi una domanda io sono disponibile (cosa che è poi effettivamente accaduta ndr).

Arese si trova a spendere 7,4 milioni in opere a favore della viabilità come conseguenza dell’Accordo di Programma nell’area ex-Alfa Romeo e per farci digerire l’amara pillola del Centro Commerciale più grande d’Europa. Si tratta di circa 2 milioni di euro in più di quanto previsto, in quanto il commissario prefettizio Pavone è riuscita a dimostrare che Arese è la città più penalizzata dal nuovo complesso, e pertanto “meritiamo” di spendere quei soldi. Il M5S sceglie la qualità della vita, la salute dei cittadini, il mantenimento della vocazione di città-verde, la riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico e ciò è realizzabile a nostro avviso attraverso la riduzione ad una sola corsia per senso di marcia degli assi viari oggetto degli interventi.

Siamo inoltre favorevoli al restringimento delle carreggiate, al rallentamento del traffico con l’utilizzo delle zone 30Km/h nonché all’introduzione di semafori intelligenti. Siamo soprattutto decisamente favorevoli a completare e raccordare i vari percorsi esistenti delle piste ciclabili, oggi vere trappole quando si interrompono improvvisamente! Siamo contrari invece alla sfilza di rotonde, alla rimozione del semaforo all’incrocio Matteotti/Resegone/Sempione. Le rotonde, forse a volte servono davvero, ma non si possono mai fare le rotonde in centro città, e quell’incrocio è nel centro di Arese: a meno di non considerare la nostra città un semplice gruppo casuale di case vicino a delle strade. Per non cambiare città: se vogliamo cambiare qualcosa, occorrono idee e nuova cultura della mobilità in generale, e perché no spendere quei soldi in modo intelligente, senza dubbio controllato e verificato, ma anche condiviso. Insomma, alla base di tutto sta una considerazione ovvia e banale: bisognerebbe osare di più soprattutto guardando a un futuro che non siano i prossimi cinque anni.

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