31 marzo 2016 – Mancano ormai solo un paio di settimane all’apertura del nuovo centro commerciale, e Arese al Centro attende quella data che considera il vero banco di prova della nuova viabilità cittadina. La prima parte dell’intervento del partito di Giuseppe Bettinardi è però prevalentemente focalizzata su quello che è stato lo sviluppo dell’area ex Alfa. “Il prossimo 14 aprile – inizia Arese al Centro – verrà inaugurato il centro commerciale e secondo le prime stime gli addetti ai lavori si prevedono oltre 15-18 milioni di visitatori l’anno“.
Arese al Centro ricorda poi i vari protocolli di intesa che nel corso degli anni sono stati “tutti sottoscritti nella speranza del rilancio dell’occupazione”, e il fallimento delle destinazioni nel tempo ipotizzate, quali l’interporto di Genova, il polo logistico e l’insediamento della comunità cinese. Per arrivare all’Adp attuale e alla sua realizzazione: “Si può essere d’accordo o contrari – proseguono i centristi – con un certo sviluppo della città, si può continuare a pensare di poter ‘congelare’ qualunque iniziativa, si può continuare a fare demagogia o populismo. Chiedere il servizio di trasporto pubblico e poi far saltare i tavoli dei finanziamenti statali, bocciare una proposta viabilistica e poi richiederla a gran voce. Alla luce di quanto sopra esposto e delle verità nascoste è però veramente paradossale leggere sulla stampa dichiarazioni della maggioranza affermazioni di questo tipo: ‘Si conclude così la prima parte di una vicenda malinconica e controversa: l’assassinio dell’Alfa Romeo e l’incapacità di programmare e progettare al di fuori di schemi vecchi e speculativi, la banale scelta di un centro commerciale’. Bene, cosa racconterà ai cittadini aresini questa amministrazione, così attenta ai bisogni e sensibile all’ambiente, quando magicamente comparirà anche la nuova Ikea, la grande società svedese dell’arredamento, notizia nota a tutti gli amministratori pubblici dei Comuni confinanti tranne che ai nostri. E ci sentiremo dire che ‘la destinazione d’uso è produttiva ma il commerciale è compatibile’”.
I centristi virano poi sulla viabilità, ribadendo il loro disappunto per il fatto che l’attuale maggioranza ha scartato a priori l’ipotesi di realizzare una tangenzialina esterna alla città, a suo tempo proposta anche da Arese al Centro: “Non è sufficiente per l’amministrazione – dice Arese al Centro – aver visto demolire in fretta e furia l’esistente autosilo già destinato ad attività legate all’automobile, aver visto realizzare inutili e costosi parcheggi mai utilizzati e aperti durante Expo anche perché erano in corso le bonifiche, aver approvato un virtuoso sistema viabilistico con ben quattro rotatorie intorno a questa immensa area, destinata a ulteriore spazio commerciale; ci fa riflettere sempre più la presa di posizione dell’attuale amministrazione contro la nostra Tangenzialina considerata positivamente da molti, anche da alcuni primi cittadini di Comuni limitrofi. Tranne che dal nostro sindaco e dagli esponenti della maggioranza, che insistono in dichiarazioni pubbliche di tale contenuto: ‘pronti via dell’apertura, secondo catastrofiche cassandre aresine, dovrebbero riversarsi in città migliaia di veicoli lanciati verso lo shopping. Già con Expo non si sono verificati i paventati disagi ci sono fondate probabilità che neppure in futuro ce ne saranno, sia grazie alla viabilità esterna sia grazie alla nuova viabilità interna sugli assi principali di attraversamento che ormai non costituisce più un percorso preferenziale per il centro commerciale’. Quanto auspichiamo che queste previsioni siano corrette ma se così non fosse, l’amministrazione continuerà per partito preso, a non prendere in considerazione la nostra proposta viabilistica”.
Arese al Centro termina ricordando quale era stata la sua proposta per una viabilità esterna: “Ormai – conclude il partito di Bettinardi – è arrivato il tempo di collaudare e scoprire realmente il sistema viabilistico messo a regime, sia verso la metropolitana che verso il centro commerciale, e scoprire quanto il sistema di fluidificazione e attraversamento creato internamente alla nostra città sarà efficace. Oggi più che mai si rende indispensabile una riflessione che aiuti a comprendere con serenità quanto precedentemente proposto e progettato in merito alla viabilità connessa con lo sviluppo dell’Adp. Arese avrebbe di fatto goduto di un sistema viabilistico periferico senza alcun attraversamento. La tangenzialina è un opera ritenuta da tutti noi, indispensabile, strategica, utile e irrinunciabile. La nostra proposta la aveva pensata e desiderata ‘in trincea’, circondata da colline artificiali piantumate da fitta vegetazione, alberi di alto fusto e intervallate da barriere antirumore. Tale soluzione avrebbe modificato lo skyline autostradale, particolarmente sgradevole nel periodo invernale. Il paesaggio così degradato e noto a tutti i cittadini residenti nella zona ovest del nostro territorio si sarebbe definitivamente trasformato grazie alle opere di mitigazione previste. Arese poteva e doveva rimanere caratterizzata da una viabilità di quartiere realizzando lungo l’asse Resegone–Sempione quanto precedentemente realizzato in via dei Platani. Come risolvere il problema dell’inquinamento se non si affronta seriamente il problema dell’accessibilità, utilizzando meglio il sistema di trasporto pubblico, creando nuove opportunità di collegamento con assi viari periferici serviti da metropolitane di superficie in sinergia con il sistema ferroviario? Questo è il nostro pensiero responsabile di viabilità e con curiosità e preoccupazione resteremo vigili a verificare la tenuta del sistema viabilistico di attraversamento realizzato da questa amministrazione”.
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