28 maggio 2014 – Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta che il Comitato Passaparola indirizza al Forum, in risposta all’intervento fatto ieri dall’associazione (leggi qui).
Caro Forum per la città, in effetti su una cosa avete ragione: la viabilità è una scelta in un certo senso “Politica”. Quella politica che dovrebbe avere la P maiuscola in quanto la viabilità di un Comune rappresenta una scelta che impatta inevitabilmente sul futuro di tutti. Forse non comprendete che interessarsi al tema significa anche “interessarsi alla propria città” e al “proprio futuro”. In Passaparola ci sono persone che hanno dedicato tempo sottraendolo ai propri affetti per manifestare il proprio pensiero, per diffondere la propria idea, per analizzare ed evidenziare in pochi giorni errori talmente chiari e palesi che dovreste semplicemente “arrossire” per aver presentato un progetto del genere dopo ben otto mesi di analisi “solitaria” sottratta da ogni reale confronto.
Passaparola è un’idea che appartiene a chi la vuole condividere. Persone di tutti gli schieramenti politici (compreso il vostro) in quanto le strade sono di tutti e non di “qualcuno” come forse pensate voi. In piazza il 10 maggio c’erano cittadini senza bandiere, ognuno con la propria idea politica personale, che nessuno ha mai chiesto quale fosse, in quanto mentre ognuno segue la sua idea Politica, tutti facciamo parte di una sola città che si chiama Arese e dove esiste una sola viabilità. E tutti, anche se sembra sfuggirvi, prima di ogni differenza ed appartenenza politica, siamo cittadini. Persone che non solo hanno saputo contestare il progetto che voi avevate definito “irricevibile” (per chiedere il voto e vincere le elezioni) ma che hanno anche proposto soluzioni alternative sul modello di viale dei Platani e viale Einaudi e soluzioni di viabilità esterna. Persone che sono cresciute grazie alla forza del ragionamento e che sono diventate oltre 4.200. Cittadini che meritano rispetto, in quanto chi dedica tempo per diffondere un’idea merita sempre rispetto. E in un Comune dove il primo partito è diventato quello dell’astensione, questo interesse dovrebbe essere accolto in modo oltremodo positivo da chiunque abbia davvero a cuore la partecipazione della cittadinanza.
Fin dall’inizio di Passaparola (Che si occupa solo ed esclusivamente di viabilità senza alcun veto per nessuno) voi (come i gruppi che costituiscono il Patto Civico) avete saputo solo parlare d’altro: prima ci avete definito dei “falsi” quando annunciavamo che ci sarebbero stati espropri, “disinformatori” quando annunciavamo che in base al progetto molti alberi sarebbero stati tagliati in vari punti della città. Avete fatto di tutto per evitare di parlare del vero problema che per noi non è il “colore dei capelli” di qualcuno, ma la viabilità cittadina. A volte ci siamo arrabbiati, si é vero ci siamo arrabbiati, e questo in quanto amiamo profondamente il Comune dove abbiamo deciso di vivere con le nostre famiglie e non ammettiamo che tutto venga ridotto alla superficialità di una sorta di “atto di fede”. Qui ad Arese viviamo tutti e la viabilità non è una cosa vostra ma di tutti gli aresini. Se sbaglierete intervento non si potrà rimediare ai vostri errori per un semplice motivo: non ci saranno i soldi! E in quel caso, non solo sarete ricordati come i peggiori amministratori di Arese, ma cosa più grave e centrale, tutti noi e intere generazioni, dovremo convivere con gli effetti di quelle scelte e decisioni che voi volete assumere senza alcun reale confronto con gli aresini.
Voi, anche se a parole lo negare, non accettate nei fatti che qualcuno la pensi in modo differente da voi. Per mesi (da settembre 2013 ad aprile 2014) avete tenuto volontariamente nascosti i file dei progetti, avete cercato di denigrare Passaparola, cercando di screditare una sana iniziativa animata dall’amore per la nostra città e per il futuro di chi verrà dopo di noi, con sconsiderati attacchi personali di ogni tipo: dove prendono i soldi per finanziarsi? Chi c’è dietro? Avete anche diffuso l’idea che qualcuno si sarebbe candidato alle europee e altre simili sciocchezze che puntualmente sono state smentite dalla realtà. Vi siete dimenticati che i cittadini di Arese ragionano con la loro testa e quando condividono con entusiasmo un’iniziativa non serve altro. Infatti le idee sono semplicemente contagiose (e forse l’effetto “Renzi” di questi giorni dovrebbe darvi qualche indizio in merito). E se oltre 4 mila voti rappresentano indubbiamente una grande vittoria del Pd alle europee, ora è lecito domandarsi il motivo per cui oltre 4 mila cittadini contrari al progetto di viabilità vengono viceversa ignorati.
Non vi siete fatti neppure scrupoli e siete arrivati al punto di accusare bellamente bambini, genitori, anziani, donne in stato di gravidanza, persone per bene come voi, di avere cercato di irrompere nel Comune pur sapendo che questo non era vero. Abbiamo chiesto una smentita per rasserenare con senso di responsabilità il clima ma senza alcun esito. Dal balcone del Palazzo comunale i vostri assessori scattavano foto ai cittadini presenti a una manifestazione democratica, ricordando tristemente quanto avviene nei paesi totalitari dove le autorità schedano e fotografano chi dissente. E questo, al solo evidente scopo di screditare chi la pensa in modo differente dal vostro, per cercare di dipingere come violenta una manifestazione assolutamente pacifica, per cercare di far tacere in ogni modo ogni voce di dissenso, per costringere con la minaccia di querele i cittadini ed occuparsi di altro, per evitare di parlare del progetto che sempre più persone contestano apertamente per i suoi contenuti e non per chi lo porta avanti.
La “Politica” che interessa davvero i cittadini, cari membri del Forum, è quella delle scelte che impattano sul futuro di tutti. La “Politica” innanzi a un bivio, è chiamata a scegliere la strada da prendere. Quella scelta ponderata nell’interesse di tutti rappresenta il vero nobile ruolo della “Politica”. Quindi si, occuparsi di viabilità in un certo senso significa fare Politica o meglio, significa cercare di farvi cambiare “strada” e direzione nell’interesse nostro e di tutta Arese. E se davvero non capite che la viabilità impatterà sul futuro di tutti e pensate che tutta Arese debba rimanere in religioso silenzio al cospetto di ogni vostra decisione (giusta o sbagliata che sia) allora avete un grosso problema di fondo. Voi da mesi non fate altro che riporre una cieca fiducia incondizionata nell’assessore Ioli e nel sindaco Palestra. Questo noi non lo faremo mai in quanto la storia insegna che le persone (anche quelle brave e oneste) possono sbagliare.
Leggendo i vostri comunicati e i vostri volantini, viene da pensare che forse non riuscite a comprendere che l’analisi democratica si basa sulla discussione e la discussione si basa su punti di vista differenti e che solo tramite il reale confronto di queste divergenti considerazioni, si può davvero perseguire l’interesse di tutti. Del resto, l’unica idea sicuramente sbagliata è quella che pretende di essere l’unica giusta che si basa generalmente sulla granitica convinzione che l’importante è difendere “chi” quella idea la sostiene e non “cosa” quella persona sostiene. Leggete i nostri volantini, il nostro sito, i nostri comunicati, riguardatevi i video delle nostre serate in auditorium stracolme di cittadini (quelli che mancano alle autocelebrative iniziative organizzate dalla giunta). Capirete che noi, a differenza vostra, abbiamo sempre e solo parlato di viabilità, di progetti, di tavole, di idee, di proposte. Nessuno in Passaparola ha mai detto che siete mascalzoni, politici travestiti da cittadini, che prendete i soldi da qualche misteriosa fonte o altre simili sciocchezze che invece si trovano in abbondanza nei comunicati di altri. Il motivo? Semplicemente abbiamo rispetto per le persone in quanto questa si chiama educazione e viene prima di ogni cosa. Quell’educazione che i nostri genitori ci hanno insegnato, che la nostra cultura ci ha trasmesso e che rappresenta un valore irrinunciabile anche per la società in cui viviamo da 2014 anni.
A noi non interessa discutere di “chi” porta avanti qualcosa in quanto ai nostri figli in fondo non interesserà sapere “chi” ha sbagliato a costruire il loro futuro convivendo tutti i giorni con gli effetti di “quell’errore”. Le future generazioni vorranno semplicemente vivere nello stesso ambiente che noi abbiamo avuto la fortuna di trovare oggi come luogo dove vivere con le nostre famiglie. Per questo, per difendere il loro futuro, ci siamo battuti e ci batteremo con forza fino alla fine in tutte le sedi. Fatevene una ragione. E anche se forse non lo capite, a volte anche le mamme di tre figli, così come i padri di cento figli possono sbagliare. Tutti possono sbagliare e il modo più facile per sbagliare è quello di andare avanti senza ascoltare nessuno e circondarsi di Yesmen. E se a sbagliare su un tema del genere sarà un sindaco e il suo assessore, sfortunatamente saranno intere generazioni a dover pagare il prezzo di quell’imperdonabile errore.
A testimoniare il tutto non ci sarà una piazza orrenda davanti al Comune, (n.b.: guarda caso annunciata e descritta prima della sua realizzazione come meravigliosa dai “tecnici”) ma qualcosa di impattante per dimensioni, effetti e conseguenze irreversibili. E francamente, proprio per la responsabilità che vi assumete, non comprendiamo perché non consideriate adeguatamente e banalmente che le più forti perplessità e le più gravi preoccupazioni relativamente al piano viabilità (in merito alla sicurezza, salute, aumenti del traffico, eccetera), sono scritte nero si bianco proprio nei documenti ufficiali prodotti dal Comune di Arese al Comune di Rho e dal verbale del collegio di vigilanza dell’Adp. Ora proseguite pure ad accusare, a distribuire volantini e comunicati diretti a parlar male di chi impiega il suo tempo per analizzare concretamente un problema, a fare la “politica” del vittimismo, ad accusare i cittadini, andate avanti a denigrare le persone che pensano che il progetto irricevibile di viabilità (così lo chiamavate voi) impatterà sul valore delle nostre case, sul benessere dei nostri figli e su quello delle future generazioni. Continuate pure a cambiare discorso ma una cosa ormai è certa: se sbaglierete, tutti, ma proprio tutti, si ricorderanno per sempre di voi.
E anche se non vi piace che qualcuno ve lo ricordi la responsabilità di quello che accadrà alle rotonde prive di semafori pedonali, alle rotonde sormontabili, ai passaggi rialzati, alle biciclette prive di reali piste ciclabili, al traffico di attraversamento assorbito con le nostre strade, alla salute di tutti noi, alla nostra sicurezza e a quella dei nostri figli sarà solo vostra. E questo in quanto, volenti o dolenti, quando si interviene sulla viabilità, quando si decidono i presidi a tutela dei pedoni e della salute e del benessere di un intero Comune, senza voler ascoltare nessuno, è inevitabile assumersene anche personalmente tutte le relative responsabilità.
Buona fortuna.
Passaparola
Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese