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“Biciclette contromano, veniale ma pericoloso”

06 luglio 2016 – Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Stefano Madella, che in una lettera inviata a sindaco, vicesindaco e assessore competente, segnala la pericolosità potenziale di un’infrazione da parte dei ciclisti al codice delle strada, della quale, ammette l’autore, lui stesso talvolta si rende protagonista.

Gentili sig.ra sindaco Palestra e assessori arch. Ioli, dott.ssa Tellini,
vi scrivo questa lettera per portare alla vostra conoscenza un problema potenzialmente pericoloso, anche se sono sicuro sia da voi già stato rilevato. Quasi ogni giorno mi capita di transitare nelle vie del centro e sempre più spesso mi trovo a dover prestare attenzione alle biciclette che provengono contromano, ammetto di essere talvolta fra questi, così come mi è capitato di vedervi effettuare la stessa manovra, comprendiamo quindi tutti la comodità di questo percorso.

In questo contesto di bassa velocità non credo costituisca un reale pericolo, ma quando diviene consuetudine accettata c’è il rischio di comportamenti pericolosi. In particolare i più giovani non si rendono conto della pericolosità in prossimità di incroci e immissioni dove gli automobilisti non si aspettano il loro sopraggiungere. Pochi minuti fa sono stato malamente apostrofato da un ragazzo che ha dovuto evitarmi mentre uscivo da via Della Torre, il problema non è ovviamente il linguaggio, ma la presunzione da parte sua di avere ragione.

Come da premessa vorrei sapere se si è già pensato a soluzioni da mettere in atto. Da parte mia ritengo si debba procedere se possibile e il prima possibile all’istituzione del “senso unico eccetto bici”, leggo online che è possibile in alcune particolari condizioni, oppure all’installazione di cartelli che avvisino automobilisti e ciclisti che questa pratica è consueta allertandoli del pericolo da un lato e della necessità di rispettare il codice dall’altro; so che questo è un palliativo, forse anche illegale, ma qualcosa si deve fare.

Stefano Madella

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