27 marzo 2014 – Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di un lettore che abita in via Gran Paradiso, è che esprime la sua preoccupazione per quelle che a suo avviso potrebbero essere le conseguenze delle nuove strade che verranno realizzate in Arese e intorno ad Arese.
La lettera della signora Margherita Meloni a QuiArese (leggi qui, ndr), che sollecita i cittadini a partecipare alla discussione sulla viabilità, mi permette di offrirle il mio punto di vista, di cittadino che da tempo è interessato all’argomento e si documenta. Con l’improvvida (a mio avviso) cancellazione della cosiddetta “tangenzialina di Terrazzano” prevista originariamente nell’Adp, l’asse viario Gran Paradiso, Sempione, Nuvolari, Resegone è destinato ad essere soggetto ad un incremento dei flussi di traffico di attraversamento. Questa non è una mia opinione, ma è quanto sta scritto alle pagine 10 e 11 della relazione del Centro studi Pim denominato “Interventi sul sistema viario di attraversamento”, del dicembre 2012. Tale relazione dice anche che il traffico di attraversamento sugli stessi assi è aumentato del 4 per cento nel quadriennio esaminato, malgrado la strettoia di Terrazzano e le code sul ponte che dalla Fiera porta in via De Gasperi a Mazzo.
Anche il Patto Civico (Pd, Forum e altri), che attualmente è al governo della città, nel commentare negativamente la delibera commissariale n° 22, affermava il 20 febbraio 2013 che si “va a potenziare assi ad alto scorrimento nel mezzo della città, con l’inevitabile aumento del traffico interno e con gravi e pesanti ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini”. Ma, ci si domanda, perché allora e da chi è stata cancellata la “tangenzialina”, che avrebbe dirottato fuori della città tutto il traffico di attraversamento, e la città non avrebbe subito le ripercussioni menzionate? E’ stata cancellata dal commissario Pavone su pressioni di un comitato di cittadini, i cui giardini sarebbero stati prospicienti alla nuova strada, appoggiati dal Forum, che aveva tra i suoi candidati alcuni rappresentanti dello stesso comitato, ed il Pd che tentava di accaparrarsi i voti dei cittadini contrari a quella strada. Tuttavia della tangenzialina resta in vigore il progetto del tratto che da via Morandi a Rho porterà direttamente alla rotonda di via Gran Paradiso. Tratto per cui, a oggi, non c’è ancora il finanziamento, ma l’amministrazione di Arese non è aliena a contribuire a trovarlo. Quindi, per ora, la strettoia di Terrazzano e le code sul ponte di Mazzo proteggono i nostri viali dal diluvio di auto di pendolari.
L’attuale amministrazione, che ha fatto suo il progetto del commissario, afferma, oggi, che, qualora si aprisse il tratto Morandi/Gran Paradiso, non vi sarà un aumento del traffico, contrariamente a quanto afferma la relazione sopra menzionata, e prevede interventi “di messa in sicurezza” dei viali con l’introduzione di rotonde, dossi e corsie riservate per gli autobus. A che cosa servirebbero queste ultime se non si prevedessero, invece, congestioni del traffico? In futuro i nostri viali diventeranno come via Verdi a Bollate, che bello, eh! Chi non la conosce ci vada alla mattina e alla sera nell’ora dei pendolari. Mi sembra, quindi, che l’idea, che manifestano tanti cittadini, che, cioè, la città sarà in futuro ostaggio di traffico ed inquinamento, non sia per nulla un’idea peregrina. E mi sembra che io, che abito in via Gran Paradiso abbia tutto il diritto di essere preoccupato e di chiedere civilmente e democraticamente che si esamini una soluzione per portare il traffico fuori da Arese.
Dal colloquio che ho avuto col Sindaco sembra che l’amministrazione sia risoluta nel portare avanti, a qualunque costo, la soluzione prevista. Però mi piacerebbe che l’amministrazione avesse per i cittadini dei viali Gran Paradiso/ Sempione/Resegone/Nuvolari lo stesso riguardo che ha avuto per i cittadini di largo Ungaretti. O ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B?
Distinti saluti.
Vittorio Papagno
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