19 marzo 2014 – Riceviamo e pubblichiamo questo intervento sulla viabilità, che Aurelio Civalleri propone a titolo personale.
AdP e rischio penali da parte della nostra amministrazione. Data l’importanza dell’argomento ritengo sarebbe opportuno approfondire lo scambio di idee avuto con Gabriele Allegro sul post Fb di QuiArese del 17 marzo scorso “Rapporti tesi fra Comune e Plan”. Alla mia ipotesi “A mio modesto parere se il sindaco in caso di necessità si azzardasse ad esempio a istituire zone a traffico limitato per interdire il traffico di attraversamento senza presentare valide soluzioni alternative per il traffico da e per il centro commerciale, per lo stuolo di avvocati a libro paga di Brunelli chiedere i danni al Comune più che un gioco da ragazzi sarebbe un invito a nozze”, Allegro rispondeva “Non credo che si possa impedire a un Comune di introdurre Ztl (anche perché mica le metteremmo davanti al centro commerciale)”.
Sempre a mio modesto parere Allegro non tiene conto del fatto che sulle spalle del sindaco grava un farraginoso Contratto, il famoso Adp, accettato dalla giunta Fornaro e ratificato dal commissario prefettizio, che in merito alla viabilità vincola il Comune al rispetto di alcune clausole specifiche:– miglioramento dell’accessibilità all’area in particolare nella direzione nord-sud in variazione rispetto agli itinerari oggi percorribili che attraversano le aree urbanizzate
– paricolare importanza dovrà essere prestata agli interventi necessari per l’adeguamento del sistema viario ed infrastrutturale del Comune di Arese
– dette infrastrutture perseguono l’obiettivo della razionalizzazione (tradotta in fluidificazione dal nostro assessore) del traffico di attraversamento dei Comuni interessati
L’AdP precedente, quello non ratificato da Rho nell’ottobre 2010, non includeva le predette clausole in quanto il traffico proveniente dalla variante alla Sp150 per aggirare Terrazzano sarebbe stato deviato sulla famosa tangenzialina a ridosso dell’autostrada.
Sempre Allegro azzardava ”Che a Brunelli interessano lo svincolo dell’autostrada, la strada a nord di Garbagnate e l’intervento sulla Varesina. Da lì passerà il traffico del centro commerciale. Non a caso, senza quelle opere, non può aprire. Se il passaggio dipendesse dalle strade aresine, il suo business andrebbe a farsi benedire…“. Io ritengo invece che, se avevano ritenuto necessaria la tangenzialina per evitare “l’uso improprio della viabilità interna” (leggasi attraversamento), dovevano aver ritenuto piuttosto importante il flusso del traffico proveniente da sud e diretto alla Gsv.
Perché non provare a negoziare con Rho offrendo il finanziamento dell’ultimo tratto della variante alla Sp150 (circa 3 milioni che non sanno dove trovare) con l’ok alla tangenzialina (altri 9 milioni circa)? Il tutto si potrebbe realizzare con il residuo dei 24,5 milioni e con il beneplacito dell’operatore, evitando il pericoloso traffico di attraversamento almeno sull’asse nord-sud. O sono idee fasulle?
Grazie e cordiali saluti
Aurelio Civalleri
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